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Visualizzazione dei post da luglio 30, 2020

Giro 2020, la Festa di ottobre

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"La Corsa più dura al mondo nel Paese più bello al mondo". Mai come nel 2020 il claim del Giro assume un valore che va molto oltre il mero, per quanto grande, significato agonistico. L'edizione 103 sarà, inevitabilmente, un simbolo di rinascita, di ripartenza, di ritorno alla vita che, normale, non sarà più. Perlomeno non come la intendevamo prima del Covid-19. Il lockdown ha rivoluzionato calendari e preparazione. Nessuno conosce appieno forze e gerarchie. Ma finalmente, oltre alle date - da sabato 3 a domenica 25 ottobre - dei quasi 3500 km sappiamo il percorso. Quello definitivo.  La Grande Partenza, per la nona volta, sarà in Sicilia, in un reciproco scambio con quella in Ungheria, posticipata al 2021. Resta così un unico sconfinamento: in Francia, alla penultima tappa, per scalare l'Izoard e rientrare in Italia per le ascese di Monginevro e Sestriere.  Solito cronoprologo individuale, 15 km da Monreale a Palermo, poi tre tappe sicilia

FINALI MONDIALI - Londra 1966: Dio salvi sulla linea

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di CHRISTIAN GIORDANO © FINALI MONDIALI - Le partite della vita Rainbow Sports Books © Di questi presunti «Maestri», diciamocelo, non se ne poteva più: superiority complex a parte, era ora che mostrassero al mondo e finalmente anche ai Mondiali cosa effettivamente sapevano fare, sul campo.  Prima del 1950, alla Rimet la rappresentativa con i tre leoni sul petto non si era neanche presentata per via di antiche divergenze su questioni legate al professionismo. In quella prima uscita, poi, le avevano buscate addirittura dagli Stati Uniti; per rendere l’idea, come se a basket gli USA le avessero prese da una squadra di pigmei (in senso metaforico e no).  Quattro anni dopo in Svizzera, gli albionici venivano eliminati da un non irresistibile Uruguay.  In Svezia, nel 1958, avevano perso agli ottavi lo spareggio con l’URSS e a Cile 62 erano usciti ancora ai quarti ma stavolta per mano dei futuri campioni del mondo, i brasiliani.  Il bilancio delle loro quattro pa

FINALI MONDIALI - Montevideo 1930: Uruguay in vista

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«Un uruguaiano a cui non piace il fútbol non è un vero uruguaiano»  – Osvaldo Heber “Hache Ele” Lorenzo  di CHRISTIAN GIORDANO © FINALI MONDIALI - Le partite della vita Rainbow Sports Books © L’IDEA Il 18 maggio 1929 nasce ufficialmente un evento di portata – è il caso di dirlo – mondiale: il Congresso della FIFA si riunisce a Barcellona, dove i delegati di ventitré Paesi decidono di assegnare all’Uruguay l’organizzazione del primo campionato del mondo di calcio. in realtà, l’idea di un torneo tra rappresentative nazionali risaliva almeno al ’21 ma era stata formalizzata soltanto il 5 febbraio 1927, quando una commissione della FIFA si era riunita a Zurigo per dare vita ad un campionato fra Paesi da disputarsi con professionisti, e quindi in aperto contrasto con quello olimpico dove, in teoria, doveva regnare il più rigido dilettantismo.  Ma l’ideatore della manifestazione, Jules Rimet, guarda caso presidente della FIFA proprio dal 1921, si era sempre