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Visualizzazione dei post da aprile 24, 2020

CAPITOLO 10 - Il bambino d'oro (1983-84)

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«In allenamento, provare a fermarlo era impossibile. Se anche lo forzavi sulla linea di fondo, andava a schiacciare lo stesso. E poi, in spogliatoio, te lo faceva pesare per tutta la sera». – Buzz Peterson di CHRISTIAN GIORDANO © Michael "Air"Jordan © Rainbow Sports Books Se nel primo anno di università Michael aveva spesso viaggiato a corrente alternata, a partire dalla sua seconda stagione sarebbe stato semplicemente inarrestabile. The Shot , Il Tiro che aveva deciso la finale per il titolo l’anno prima, gli aveva dato una sicurezza e una fiducia in se stesso straordinarie.  Lo stesso Dean Smith, ripensando in seguito alle stagioni in cui ebbe Jordan alle sue dipendenze, non poté far altro che rilevare con entusiasmo i progressi fatti registrare da quel sophomore che, ormai, partito Worthy (destinazione NBA, Lakers), era l’indiscussa stella della sua formazione: «Michael migliorò moltissimo dopo la sua prima stagione. Era cresciuto di circa quattro

CAPITOLO 9 - Un sogno a occhi aperti

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«Tanta gente  neanche  sapeva della mia esistenza, fino a quando non segnai quel tiro. Capii subito che sarebbe cambiato tutto: avevo vinto un titolo nazionale, si incominciava a riconoscere il mio talento e a pubblicizzarlo. Quel canestro mi ha messo sulla mappa». – Michael Jordan «Quel tiro mi diede più fiducia, per migliorare come giocatore, di qualsiasi altra situazione. È impressionante pensare a come le cose sarebbero cambiate se avessi sbagliato». – Michael Jordan «La tua vita non sarà più la stessa, dopo quel tiro». – James Jordan di CHRISTIAN GIORDANO © Michael "Air"Jordan © Rainbow Sports Books La mattina presto, avrebbe in seguito confessato la matricola pelle e ossa proveniente da un piccolo liceo di Wilmington, aveva provato una strana sensazione e, mentre era in viaggio nel pullman della squadra verso il Superdome, l’immensa arena di New Orleans, in Louisiana, aveva fatto un sogno. Un sogno a occhi aperti. La scena è questa. Gli ultimi

CAPITOLO 8 - Ottanta voglia di college (1981-82)

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«Faceva cose che le matricole non sono tenute a fare.  A volte risolveva lui le partite.» – Sam Perkins, ala/centro UNC (1980-84) di CHRISTIAN GIORDANO © Michael Air Jordan © Rainbow Sports Books Quando la matricola Michael Jordan, nel settembre 1981, incomincia l’università, sono in pochi ad avere la sensazione che il periodo che di lì a poco sarebbe seguito sarebbe stato uno dei più grandi momenti di tutta la storia del college basketball. L’intero decennio degli anni Ottanta, infatti, sarebbe stato caratterizzato da giocatori dominanti e, cosa ancora più rara, sparsi un po’ dappertutto. Una simile distribuzione di talento avrebbe permesso anche ad atenei di non sempre nobile pedigree cestistico di aspirare ad accedere a traguardi (leggasi playoff) da loro tradizionalmente mancati data la pochezza tecnica. Gli anni ’80 si erano aperti con il campionato NCAA 1979-80 vinto dai Cardinals della University of Louisville, i quali avevano nella guardia Darrell Griffi

CAPITOLO 7 - Mai dire Mike (1980-81)

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«La Laney può solo augurarsi che… possiate far crescere il vostro talento in modo da rendere gli altri orgogliosi di voi così come lo siamo stati noi. Ricordatevi sempre della Laney come parte del vostro mondo». – The Spinnaker, 1980-81 «Quello è un movimento che fanno solo i professionisti». – Marshall Hamilton, coach di Southern Wayne di CHRISTIAN GIORDANO © Michael Air Jordan © Rainbow Sports Books All’inizio della sua quarta e ultima stagione di high school, la reputazione sportiva di quel certo Mike Jordan, il primo liceale di Wilmington a ricevere una borsa di studio per meriti cestistici e per di più assegnata da una delle storiche super potenze del college basketball come UNC, incomincia a espandersi in tutta la contea, per non dire l’intero Stato. La sua popolarità, però, avrebbe avuto un’impennata ancora maggiore dopo le sue prestazioni nel tradizionale torneo di fine anno. In quella stagione, il quintetto base della Laney prevede Parker e Brown