Nibali, giallo tricolore
Piangeva sotto il tendone a ridosso del podio, fresco di quel tricolore che tanto ha fatto discutere e poco è piaciuto. Piange adesso che di giallo è vestito, e ha fatto commuovere – e sobbalzare dal divano – l’Italia intera. L’aspettava da un anno, quella benedetta vittoria, secondo nome della figlioletta Emma: dalle Tre Cimne di Lavaredo al Giro 2013. E’ arrivata al campionato italiano, e adesso c’ha preso gusto, Vincenzo Nibali. Lo Squalo, dipinto anche sulla sua bici nera da Tour, ne ha azzannata un’altra una settimana dopo. Alla seconda tappa della Grande Boucle, una sorta di Liegi in terra inglese, ha vinto alla maniera dei grandi. Al “Melinda” aveva attaccato a 2 km dalla fine. A Sheffield, a 1,8, dopo un perfetto gioco di squadra con Jakob Fuglsang, che gli ha spianato la strada con due attacchi. E del resto, nella “città dell’acciaio”, non poteva che vincere lui, un ragazzo dalla determinazione feroce e dalla classe immensa. Con un cuore grande così. L’ultimo...