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Visualizzazione dei post da maggio 21, 2016

La malicia di Chaves, le spalle di Kruijswijk

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Non fatevi ingannare da quel sorriso più grande di lui. Dietro, e dentro, c'è l'animo del guerriero indio. La m alicia indigena di chi rifiuta l' apelido , escarabajos , scarabei, di ogni scalatore colombiano. Lui vuole e sa essere Colibrì. Capace di tornare ad arrampicarsi lassù sulle montagne, tre anni dopo aver scalato l'inferno. Al Trofeo Laigueglia, il 16 febbraio 2013, un gravissimo incidente quasi gli fece perdere il braccio destro.  Un intervento a Bogotà di 7 ore e mezzo gli ha ricostruito due nervi che parevano spezzati. E adesso il 26enne predestinato finalmente uscito dal tunnel quel braccio destro lo usa per brindare a champagne nel tappone dolomitico dei mitici sei-colli-sei: Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau, Valparòla. E' lì che s'è decisa la frazione, chiusa poi da un'improbabile volata a quattro. L'ha vinta Chavirto, neanche un anno dopo il suo successo di tappa alla Vuelta - sin lì la sua vittoria più importante