Rielezioni europee
1. Non siamo più ai tempi di Ceausescu e dei quarantelli da regime di Rodion Camataru (1987) e Dorin Mateut (’89). Quindi, se rivinci da “Pichichi” la Scarpa d’oro – stavolta all’Atlético, dopo che l’hai fatto nel Villarreal, mica nel Barcellona o nel Real Madrid – qualcosa vorrà dire. Per esempio che Diego Forlán il verbo del gol sa declinarlo, purché a certe latitudini. Uno dei pochi, e più clamorosi, flop di Sir Alex Ferguson al Manchester United, l’uruguaiano in Inghilterra era diventato un cult da You Tube per l’incapacità di rinfilarsi la maglia tolta per festeggiare uno dei 10 gol (in 63 presenze) coi Red Devils. Quello nel 2-1 al Southampton. Là, patì l’agguerrita concorrenza: Ruud van Nistelrooy, i “Calypso Boys” Dwight Yorke e Andy Cole e il 12esimo uomo per antonomasia, Ole Gunnar Solskjaer. Cinque anni dopo i 25 gol del 2004-05, è tornato capocannoniere, stavolta con 32 reti e rubando la scena a un compagno di reparto, Sergio “Kun” Agüero (17), che del suo Ct Maradona è