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Visualizzazione dei post da febbraio 8, 2018

Storia di Silvano Contini

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http://www.museociclismo.it/content/articoli/438-Storia+di+Silvano+Contini/index.html Silvano Contini è nato a Varese il 15 gennaio del 1958, altezza un metro e sessantanove centimetri, peso sessantacinque chili, professionista dal 1978 al 1990 , squadre di appartenenza la Bianchi-Faema, la Bianchi-Piaggio, l'Ariostea, la Gis Gelati, la Del Tongo-Colnago, la Malvor-Bottecchia, la Malvor-Colnago e la Gis-Benotto, quarantatré vittorie, quindici volte secondo, sedici volte terzo, quattordici giorni in maglia rosa, cinque presenze in nazionale . Tirando le somme è un bilancio di tutto rispetto ma agli occhi di tutti Silvano è rimasto un talento incompiuto . Protagonista di una maturazione progressiva ha dato, a tecnici e sportivi, la sensazione di poter giungere a grandi livelli. Ciclista completo, di una correttezza esemplare ed elegante nella sua azione, non ha però ottenuto le affermazioni che tutti si aspettavano. Silvano, comunque, ha lasciato il segno in molte circost

Silvano Contini, varesino di Leggiuno

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http://www.museociclismo.it/content/articoli/4928-Silvano+Contini%2C+varesino+di+Leggiuno/index.html Varesino di Leggiuno, classe 1958 , passa al professionismo nel 1978. Nel Giro d'Italia del 1979 si mette in luce in un tappa caratterizzata, almeno in parte, dal maltempo. Nella La Spezia-Voghera è protagonista di una bella fuga sul Passo della Forcella e, malgrado l'impegno, è battuto in volata dallo svedese Bernt Johansson . Conclude il Giro al quinto posto in classifica generale : è un esordio promettente, che viene confermato dalle vittorie nel Giro del Piemonte e nel Giro del Lazio.  Ma è al Giro di Lombardia di quell'anno che Silvano rivela la propria tempra: in una tipica giornata autunnale è l'unico a reggere al ritmo imposto da uno scatenato Bernard Hinault . Nonostante i crampi riesce a stare a ruota del bretone. Fa tenerezza, quel ragazzo, con la bocca aperta, una smorfia di dolore, fradicio sotto la pioggia incessante, ma resiste. Addirittura si

Silvano Contini, talento incompiuto

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Tuttobici Numero: 11 Anno: 2004 di Gino Sala Una doverosa premessa per dire che le impressioni e i miei ricordi sui corridori di una passato lontano e recente ricevono un sostanzioso aiuto dal lavoro di Luciano Boccaccini e Giovanni Tarello, autori di "Tutto il Ciclismo", una pubblicazione preziosa per gli amanti delle statistiche, di coloro (e non sono pochi) che vogliono apprendere il numero delle vittorie e dei piazzamenti di Tizio, Caio e Sempronio, la loro qualifica e le squadre che hanno rappresentato. Inclusi anche i nomi dei ciclisti scesi dalla bici senza aver riportato un successo, elencati coloro che si sono misurati nel professionismo soltanto per una stagione. Proprio un'opera encomiabile. E così volendo conoscere con esattezza quali sono state le componenti della carriera di Silvano Contini prendo nota che è nato a Varese il 15 gennaio del 1958, altezza un metro e sessantanove centimetri, peso sessantacinque chili, professionista dal 1978 al

Silvano Contini

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http://www.museociclismo.it/content/articoli/10879-Silvano+Contini/index.html Nato a Leggiuno (Va) il 15 gennaio 1958. Completo. Alto m. 1,69 per kg. 65. Professionista dal 1978 al 1990 con 44 vittorie.  Nato nello stesso paese di Gigi Riva , parve a un certo punto in grado di portare in auge gli orgogli paesani anche a livello ciclistico. E lo fece, ma non nei termini che, a un certo punto, ci si poteva aspettare. Corridore completo, ma non dotato di una tempra nervosa pari alle doti fisiche . E dire che il suo viso da eterno ragazzino spesso sorridente e quella stessa smorfia sotto sforzo che tanto assomigliava a una risata, parevano la somatizzazione di un controllo nervoso e di una filosofia sportiva pronta a dare un qualcosa in più. In realtà, per quel che può contare l'aspetto esteriore, quei portamenti non erano altro che un confondente: dentro di lui c'erano insicurezze superiori probabilmente al dovuto, e una certa introversione. Parlava poco Silvano, e be