Tito Tacchella, tredici anni di gran Carrera
«Avremo trasportato tutto il lavoro in Bolivia, in Tagikistan. Noi siamo signori e padroni di quattro settori: la musica rock, i film d'azione, la programmazione dei computer. E la consegna rapida della pizza». - Neal Stephenson, Snow Crash (1992) di CHRISTIAN GIORDANO © IN ESCLUSIVA per Rainbow Sports Books © sede Carrera Caldiero (Verona), lunedì 16 aprile 2018 - Tito Tacchella, da che parte cominciamo? Magari dal vostro – intendo voi come fratelli Tacchella – amore per lo sport? «Va bene. Benissimo». - Quindi, com’è nato? Ben prima del ciclismo e della Carrera, no? «Intanto facciamo una precisazione: la Carrera non è… Cioè, non è che uno ha… L’azienda era nata e si chiamava “Tacchella”, quando abbiamo iniziato a produrre jeans. Lei sa che allora… Eravamo in un mondo diverso, cioè: non avevamo i computer eccetera, no?». [sorride, nda] - Facciamo un passo indietro. Lei è classe 1941, nel ’60 prende il diploma di commerciale. Dal ’60 al ’65 che cosa le frullava in men