Voigt, uno pterodattilo al Tour
Con la sua 17ª presenza alla Grande Boucle ha eguagliato il record di partecipazioni. Lui che, con il suo naso a punta, ha attraversato in sella alla bici trent’anni di racconto del ciclismo di SIMONE BASSO , Il Giornale del Popolo Il primo giorno di Tour, al Grand Départ, un paio di milioni di spettatori sulle strade dello Yorkshire assistevano (entusiasti) al solito tentativo di fuga da lontano. Un terzetto di coraggiosi: con Edet e Jarrier, Jens Voigt. La figura più ieratica del plotone ha lasciato sfogare, sul primo GPM, i pollastri; poi – in vista di un traguardo volante – li ha salutati con uno scatto. Jensie, al termine del logico ricongiungimento e dell’altrettanto logica conclusione allo sprint, è salito sul podio per indossare la maglia a pois. Sedici anni dopo la prima volta... Herr Voigt (classe 1971) farà quarantatre primavere il prossimo 17 settembre: nacque nella DDR in quel di Grevesmühlen, il Mar Baltico a pochi passi, e idealizza – con...