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Visualizzazione dei post da luglio 5, 2017

Aru à la Nibali

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Stesso arrivo, sempre in tricolore: a La Planches des Belle Filles, Vincenzo Nibali primo e maglia gialla alla decima tappa, il 14 luglio nel 2014; Fabio Aru primo e nuova maglia a pois alla quinta, la prima vittoria italiana in questa Grande Boucle che ha già perso per cadute Alejandro Valverde e Mark Cavendish e per espulsione Peter Sagan, ma ha ritrovato un campione vero. Uno che ora ha vinto tappe in tutti e tre i grandi Giri. Era stato Nibali a regalarci, nel tappone di Bormio, l'unica vittoria italiana al Giro, quello che partiva dalla Sardegna anche per Aru e che Fabio ha saltato per l'infortunio al ginocchio. Ed è stato Aru, ex compagno e ancora amico di Vincenzo, a regalarci l'impresa: ai -2,4 della rampa finale, un muro di 5,6 km con pendenza media dell'8.5% e punta massima del 20%, il Cavaliere dei Quattro Mori ha stravinto la "Battaglia dei Vosgi", lasciando lì per settecento metri Chris Froome, Richie Porte, Dan Martin e Romain Bardet