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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

"Boom Boom" Becker, un grande avvenire dietro le sbarre

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SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/7lCAAmvZVkh8Rh8LDIz90v Boris Becker in prigione. L'ex "Mostro Bambino" torna in prima pagina. Così, con quel nick, Gianni Clerici lo aveva ribattezzato nel vederlo vincere, a diciassette anni e duecentoventotto giorni, il primo di tre Wimbledon e sei Slam. Anno di grazia 1985. Primo giocatore non testa di serie a vincere il singolare dei Championships, e addirittura da numero 20 al mondo. Ora, che di anni ne ha 54, ne dovrà trascorrere in carcere almeno la metà dei due e mezzo di condanna per bancarotta fraudolenta relativa al suo fallimento nel 2017 con debiti per quasi cinquanta milioni di sterline. "Boom Boom" Becker, per la potenza dei colpi come il coevo pugile italoamericano Ray Mancini, l'8 aprile era stato giudicato insolvente dal tribunale londinese Crown Court di Southwark; e colpevole di quattro dei 24 reati contestatigli. Tra questi, l'occultamento di 2,5 milioni di sterline in beni e prestiti; il tras

Klopp 2026, Four More Years

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Four-more-years . Altri quattro anni. Come un presidente iu-es-ei , e sarebbe scontato in un club di proprietà americana qual è il Liverpool. Ma nel suo caso un candidato unico eccezionalmente bipartisan. Jürgen Klopp, salvo rovesci che oggi appaiono improbabili, sarà l'allenatore dei reds fino al 2026. Accordo prolungato di altri due anni, ed è lui stesso a spiegare il - facile - perché. "Perché?", vi starete domandando. Perché tutti noi volevamo restare. E cosa fa un bravo marito se la moglie decide di restare? Resta anche lui". Altro che crisi del settimo anno. Gegenpressing  e calcio heavy metal  li aveva regalati per un settennato sia al Mainz, sia al Borussia Dortmund, prima di firmare col Liverpool un triennale. Era l'8 ottobre 2015. Ma il Fenway Sports Group, la holding presieduta da Mike Gordon e proprietaria dei reds, già nella primavera del 2012 lo aveva inserito nella rosa dei candidati a succedere all'iconico Kenny Dalglish. Gordon e i suoi volev

MAESTRI DI CALCIO - Cruijff, due volte Profeta Totale

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https://www.amazon.it/Maestri-calcio-allenatori-stranieri-Portraits-ebook/dp/B01ARVU5JC di CHRISTIAN GIORDANO © - Guerin Sportivo ©  © Rainbow Sports Books Ritorno dei quarti di finale della Coppa di Spagna 1977-78: al Camp Nou il Barcellona, che alla fine vincerà il trofeo (3-1 al Las Palmas), riceve il piccolo Deportivo Alavés. Malgrado il sorprendente 1-0 di Vitória, il pronostico pare a senso unico. A metà ripresa, il gioco viene interrotto per un fallo senza importanza e Johan Cruijff comincia a protestare. L’arbitro, in manifesta sudditanza psicologica, si dilunga in spiegazioni e il siparietto esaspera il giovane Jorge Valdano, che sbotta. Al capitano blaugrana suggerisce di tenersi il pallone e di darne un altro alle squadre in campo cosicché continuino la partita, mentre al direttore di gara consiglia di lasciare all’olandese anche il fischietto perché tanto si è capito chi comanda.  Il Profeta del gol, con uno sguardo a metà fra il compatimento e la noia, chied

FOOTBALL PORTRAITS - E Dio creò Kaká (2008)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6/ref=la_B00J4K880G_1_14?s=books&ie=UTF8&qid=1587555307&sr=1-14 di CHRISTIAN GIORDANO Guerin Sportivo n. 28, 8-14 luglio 2008  Un predestinato, l’uomo-simbolo di Milan e Brasile. L’infanzia nella buona borghesia, i primi calci nel São Paulo, il rischio-paralisi per un tuffo in piscina, i successi individuali e di squadra. Il primogenito, la fede che gli permea la vita. Il Real Madrid dovrà arrendersi: il divino non è in vendita. O sì?  Il prescelto è come quel famoso amaro: lo riconosci subito. Mixed zone del Sankt Jakob-Park, post-amichevole di lusso Svizzera-Brasile del 15 novembre 2006: in processione davanti a povericristi che, come i capponi manzoniani, si azzuffano schiacciati da telecamere in spalla e gomiti ad alzo zigomo, i componenti della Seleção sfilano verso l’agognato pullman. Tutti “fenomeni”, persino Dudu Cearense, i-podati e in tuta di rappresentanza. T

Legends profile: Joe Dumars

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https://www.nba.com/news/history-nba-legend-joe-dumars One of the top shooting guards of his era, Joe Dumars is known for his feats on the court and later in his front-office roles. From NBA.com Staff - September 13, 2021 One of the top shooting guards of his era, Joe Dumars was a consistent all-around player throughout his 14-year NBA career . He played his entire career with the Detroit Pistons and was a six-time All-Star, the owner of two NBA Championship rings, a defensive standout and a clutch shooter. Dumars quickly earned the reputation of being a defensive stalwart and a serious offensive threat but it was cemented with his 1989 NBA Finals MVP performance. Dumars was also well-respected for his sportsmanship that belied his intensity and toughness and for being a true leader in the NBA. Dumars went from a small town in Louisiana to the top of the Motor City and the basketball world, as both a player and later as an executive as the architect of the 2004 NBA-champion Detroit

Erik ten Hag, United He Stand

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Cinque allenatori in nove anni, più i tre ad interim.  Erik ten Hag, il secondo olandese dopo il guru Louis van Gaal, sarà quello giusto per lo United del dopo-Ferguson? Non sembra speciale ma lo è. Ossessionato dai dettagli, perfezionista maniacale. Troppo bravo per restare. Non ha carisma ma si adatta ai giocatori e li migliora. Tutto, e il suo contrario, per questo 52enne che all'Ajax accolsero con scetticismo per quel forte accento neerlandese dell'est. Figlio di un agente immobiliare di Oldenzaal, periferia a una dozzina da Enschede, è cresciuto 25 km più a sud, nella tranquilla cittadina di Haaksbergen. A due passi dal confine tedesco. Varcato perché il suo mentore catalano, suo prossimo avversario in città, che al Bayern lo convinse ad allenargli la squadra riserve. Ten Hag aveva smesso di giocare (difensore normale) da un decennio, e rivoltato come un calzino il piccolo Go Ahead Eagles. Tornato in Olanda, aveva fatto lo stesso all'Utrecht e per 4 anni e mezzo all

Erik ten Hag Biography

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https://sportmob.com/en/article/970419-Erik-ten-Hag-Biography Erik ten Hag Biography Sun 27 June 2021 | 17:00 With a great record as a manager and with regard to exceptional performances of the teams he has managed so far, many pundits consider him amongst the best coaches of his time. In this article, we will take a look at Erik ten Hag biography. Erik ten Hag, born in Haaksbergen on 2 February 1970, is a Dutch football coach and former professional football player. Ten Hag played for FC Twente, De Graafschap, RKC Waalwijk  and FC Utrecht as a footballer. He played in several positions, such as central midfielder, right back, central defender and libero. Between 1 June 2002 and mid-2008, Ten Hag was head of training at the FC Twente / Heracles Academy. He served as an assistant coach at PSV from 2009 to 2012. On 12 March 2012 his contract, together with that of coach Fred Rutten, was terminated. During the 2012/13 season, Ten Hag served as coach of Go Ahead Eagles, earning promotion t

Erik ten Hag to Manchester United: His coaching journey from Twente to Ajax via Go Ahead Eagles explained in detail

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https://news.sky.com/story/erik-ten-hag-to-manchester-united-his-coaching-journey-from-twente-to-ajax-via-go-ahead-eagles-explained-in-detail-12589221 From running in the woods to video analysis, cutting grass to lining up water bottles, the extraordinary detail that set Erik ten Hag apart from the rest is explained as Sky Sports' Adam Bate speaks to those who have followed his journey to Manchester United up close. By Adam Bate, Sky Sports News reporter Thursday 21 April 2022 11:27, UK Erik ten Hag will go to Manchester United as an outsider tasked with implementing cultural change at one of the world’s most famous clubs. But that is a job that he has done before. At Ajax, they mocked his accent. He was a Tukker - a man from the east of the country , a region known for a down-to-earth approach. There were those in sophisticated Amsterdam who did not believe the great Ajax had anything to learn from him. They were wrong. Two domestic doubles and one kick away from a Champions Lea