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Visualizzazione dei post da agosto 22, 2014

Vuelta promettente: ci sarà un altro Caritoux?

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di Simone Basso Da sabato, con una cronosquadre a Jerez de la Frontera, fino al 14 settembre, la Vuelta Espana diventerà il centro – provvisorio – del mondo ciclistico. Terza delle corse a tappe di tre settimane, non solo in ordine cronologico, la Vuelta “francese” – essendo entrata nell’orbita dell’Amaury – si vende benissimo. Una gara grandi firme, con una partecipazione che raccoglie il meglio (o i cocci più pregiati...) del dopo Tour. Javier Guillen, l’organizzatore della sarabanda, non lesina i progetti ambiziosi: il circo inizia dal sud e si evolve – nella prima settimana – con un percorso minimalista. Ci saranno gli effetti speciali di una partenza, da Cadice, il terzo dì, dal ponte di una portaerei (!) e, come epilogo, l’arrivo a Santiago de Compostela invece che a Madrid. Laddove, ottocento anni fa in quel di San Giacomo, camminò San Francesco di Assisi, la maglia rossa chiuderà – al crepuscolo – la manifestazione. Tecnicamente sarà il solito Giro di Spagna, spu