ANASTASI PIETRO
di Gianni Brera, "I Mondiali di calcio", 1974 La sua storia sarebbe piaciuta ai lettori dei romanzi rosa: piccolo raccattapalle catanese assisteva sognando ad occhi aperti alle partite di serie A. Suo idolo era, allora, John Charles, gigantesco centravanti della Juventus. Dieci anni dopo eccolo, nella stessa squadra, a ricoprire lo stesso ruolo. «Pietruzzu» Anastasi ha incominciato a tirar calci in una squadretta siciliana di serie D, la Massiminiana. Nel '66, dopo un campionato in cui segnò 18 reti, venne acquistato dal Varese, allora in B. Dopo due stagioni in riva al lago è passato alla Juventus, segnando 14 reti nel '68-69 e 15 nel '69-70, si è dimostrato dapprima efficace realizzatore, non potente ma astuto e veloce. In seguito si è anche affermato come centravanti di manovra, abile ad aprire nelle difese avversarie i varchi in cui potessero infilarsi altri realizzatori. In Nazionale ha esordito l'8 giugno 1968, Italia-Jugosl...