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Visualizzazione dei post da marzo 26, 2020

Peugeot-BP-Michelin (1963-1986)

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di Chris Sidwells - Le maglie leggendarie del ciclismo La maglia della Peugeot-BP-Michelin è un classico del suo genere. Nell’epoca dei colori accesi, la Peugeot scelse il bianco e nero e fu ricompensata con una maglia che spiccava sulle altre. È riconoscibile ancora oggi, trent’anni dopo la sua ultima presenza nel gruppo. Peugeot è stata anche la sponsorizzazione più lunga nel ciclismo professionistico di alto livello.  AVVIO A CATENA  La Peugeot (delle bici Peugeot, prima ancora del marchio produttore di automobili) ebbe il coinvolgimento più lungo nelle sponsorizzazioni delle squadre ciclistiche di massimo livello. Una volta ritiratasi, la squadra ciclistica omonima continuò con altri sponsor fino al 2008. La Peugeot ha sponsorizzato squadre singole e piccole fin dall’inizio del ciclismo professionistico, e alcuni dei primi vincitori del Tour de France hanno corso su bici Peugeot. Tuttavia, fu nel 1935 che l’azienda entrò sul serio nelle corse con la squadra Peugeot-H

Carrera (1984-1996)

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di Chris Sidwells - Le maglie leggendarie del ciclismo La squadra Carrera fu all’avanguardia dell’abbigliamento da ciclismo durante la seconda metà degli anni ’80, quando avvenne il passaggio dalla lana alla Lycra . La Lycra, più leggera e più facile da produrre e conservare, è anche più adatta all’applicazione di scritte e disegni. Anche se la lana rimuove bene l’umidità dal corpo, le fibre sintetiche sono decisamente superiori. Possono essere anche prodotte in modo da calzare meglio e quindi essere più aerodinamiche.  STILE DENIM  La facilità nel modellare la Lycra (e altri materiali sintetici) è ben spiegata dall’uniforme della squadra Carrera. Carrera è un produttore di jeans Denim e, dopo aver fornito pantaloncini neri in Lycra, negli anni ’90 li creò blu con effetto Denim, ovvero con uno stile “cucitura” per far sembrare che i corridori indossassero jeans tagliati. I fianchi blu sulla maglia della squadra avevano il trattamento “denim-look”.  La squadra prese il vi

IN FUGA DAGLI SCERIFFI: Moser al Toscana '78

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A Montecatini, quando Moser irruppe sul traguardo, pareva sera inoltrata: Francesco fu illuminato dai fanali delle moto e delle macchine al seguito. Quasi 4' e Baronchelli regolò il primo gruppetto (in fila: Vandi, Paganessi e Visentini). Gli altri, i sopravvissuti, giunsero alla spicciolata: dei 121 partenti, ne arrivarono 23. Sei ore abbondanti, nel diluvio, di epica moseriana. Perché, come diceva – in "Fantozzi" – la signorina Silvani del Calboni, il Moser sarà quel che sarà ma è stato, soprattutto, un fuoriclasse. Simone Basso IN FUGA DAGLI SCERIFFI Rainbow Sports Books https://www.amazon.it/FUGA-DAGLI-SCERIFFI-Saronni-ciclismo/dp/1087075408/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1585131620&sr=1-1&fbclid=IwAR3NwSLsK2XjQ1Ofdm6BS0OkQvXcwc4C38EPlODGzrU0PoD6AKgAuJl0qAs