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Visualizzazione dei post da novembre 30, 2017

Jos Hoevenaers

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Nasce ad Anversa il 30 novembre 1932 Joseph, detto Jos, Hoevenaers. Joseph, era figlio di Henri, grandissimo dilettante, primo belga a vincere il titolo mondiale dei dilettanti nel '25, nonché tre volte medagliato (due argenti e un bronzo) alle Olimpiadi di Parigi del 1924, ed il ruolo avuto dal genitore, aggiunto ad una certa lenta maturazione, pesarono troppo sulla sua eccessiva permanenza nella categoria dei "puri". In altre parole, c'è ragione di credere che tante forze, Jos, le abbia lasciate sulla strada delle non certo importantissime gare fra i dilettanti, forse alla ricerca di quel titolo che il padre aveva conquistato. Fatto sta che fra i "puri" a 24 anni completò una serie di grandi successi al cospetto di tutti i più forti, come nel Giro di Berlino, nell'Etoile de Ypres, gara a tappe in cui dominò vincendo pure tre frazioni, indi nella Liegi-Marche-Liegi e, soprattu

Knud Enemark Jensen

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=323584001381957&id=313059979101026 Il 30 novembre 1936 nasceva ad Arhus, in Danimarca, Knud Enemark Jensen, deceduto a causa di un malore occorsogli durante la partecipazione ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma del 1960: è purtroppo noto per essere stato una delle prime vittime del doping nello sport. Si mise in luce nelle corse danesi a partire dal 1959, anno in cui ottenne tre vittorie e sei podi nelle competizioni dilettantistiche intorno a Copenaghen. Nel 1960 Jensen fece parte della selezione danese che conquistò la medaglia d'argento nella cronometro a squadre ai Campionati nordici: si guadagnò in tal modo la chiamata per la cronometro a squadre ai Giochi olimpici di Roma. Aveva ventitré anni. Il 26 agosto 1960 a Roma era una giornata molto calda, con punte di 42 °C: si correva la 100 chilometri a squadre olimpica. A circa venti chilometri dall'arrivo Jensen cadde, vittima di un apparente colpo di

LeBron, prima espulsione: «Ma avevo subìto fallo»

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«NON IMPORTA SE ERAVAMO A +23 VOGLIO VINCERE OGNI POSSESSO»  «ERO FRUSTRATO FORSE VOGLIONO FORZARMI A TIRARE DA FUORI» - LeBron James, ala Cleveland Cavaliers di Massimo Lopes Pegna  CORRISPONDENTE DA NEW YORK La Gazzetta dello Sport, 30 novembre 2017 Ora nelle straordinarie statistiche di LeBron James si è riempita anche l’ultima casella, non proprio una ambita, che da 11 stagioni e spiccioli aveva lo zero: quella delle espulsioni. Mai cacciato dal parquet nelle sue 1298 (1081 di regular season e 217 di playoff) esibizioni precedenti. Un piccolo primato pure quello, che si è interrotto martedì sera a Cleveland. Fra l’altro durante un match tutt’altro che combattuto. Anzi. E’ accaduto con 1’59” dalla fine del terzo quarto, con i Cavaliers avanti di 23 sui Miami Heat, la sua ex squadra (Cleveland aveva terminato il primo tempo segnando 75 punti, record stagionale), una gara praticamente già chiusa. ORECCHIO  LeBron ha rubato palla in difesa, è andato in coast-

Laurent Jalabert

https://www.facebook.com/Storie-di-ciclismo-313059979101026/ Tanti auguri a Laurent Jalabert, nato a Mazamet il 30 novembre 1968. Professionista dal 1989 al 2002, soprannominato Jaja, è stato uno dei ciclisti più completi della sua epoca in grado di lottare su ogni terreno, in ogni specialità e dotato di uno spunto veloce che ne ha fatto, con oltre 120 vittorie molte delle quali conseguite nelle più importanti competizioni del ciclismo modiale, uno dei ciclisti francesi più vincenti di sempre. Si è aggiudicato la Vuelta a España 1995 ed ha ottenuto 25 vittorie di tappa complessive nei tre Grande Giri: 3 al Giro d'Italia, 4 alla Tour de France e 18 alla Vuelta a España. Ha conquistato la speciale Classifica a punti in tutte e tre le grandi corse a tappe e quella dei Gran Premio della Montagna sia al Tour che alla Vuelta; ha inoltre vestito il simbolo del primato in classifica generale in tutte e tre le competizioni, indossando per otto gironi la Maglia rosa al G