Post

Visualizzazione dei post da aprile 15, 2018

Amstel, la volta buona di Valgren

Immagine
Lo ha inseguito fino alla fine, Enrico Gasparotto, quel tris che lo avrebbe issato due gradini sotto Jan Raas e a uno da Philippe Gilbert nel gotha della Amstel Gold Race, la classica delle 35 côte (i tipici strappi su stradine strette) che apre il trittico delle Ardenne; e che il 36enne di Sacile ha già vinto due volte. La prima nel 2012 sul Cauberg, davanti a Vanendert e Sagan. L'ultima nel 2016, a 1.5 km giù dal Cauberg, sul danese Michael Valgren e Sonny Colbrelli, oggi compagno di Gasparotto alla Bahrain-Merida. Stavolta invece il compagno determinante l'ha avuto proprio Valgren, che nel connazionale Fuglsang, ai -4.7, ha trovato il perfetto apristrada verso l'attacco decisivo, sferrato ai -2,2 col solo Kreuziger capace di stargli a ruota ma poi inevitabilmente battuto in volata. Per il 26enne danese dell'Astana è la seconda classica stagionale dopo la Omloop Het Nieuwsblad. Tardiva, ma non per il podio, la risposta di Gasparotto, che ha anticipato la volata de

Intervista a Tito Tacchella

http://piazzettamonte.dobank.com/ii-trimestre-2006/intervista-a-tito-tacchella da Il Trimestre 2006 Tito Tacchella, classe 1941 , grande appassionato di ciclismo, interista da sempre ma ormai da tempo abbonato al Chievo Verona, seconda squadra della città. Il giornalista e scrittore Cesare Marchi usava definirlo scherzosamente come “l’uomo che ha messo gli italiani in braghe di tela”.  Nel 1965 infatti, ha fondato insieme ai fratelli Imerio e Domenico la Carrera Jeans , azienda numero due del settore in Italia. Dice di essere tecnicamente in pensione, “se non vado in ufficio nessuno mi rimprovera”, ma è difficile credergli visto che un minuto più tardi racconta che a breve ha in programma un viaggio di lavoro con il figlio e il fratello in India. I merio è il Presidente, il figlio Gianluca l’amministratore delegato, lui e l’altro fratello Domenico i consiglieri . L’anno scorso (2005) il quarantesimo anniversario della Carrera, tra ricordi e memorie, abbiamo cercato di ric

UNA BRILLANTE CARRERA

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/04/21/una-brillante-carrera.html di ACHILLE OTTAVIANI, la Repubblica, 21 aprile 1989 Verona - TITO TACCHELLA, veronese, classe 1941 , titolare dell' industria Carrera, ha una gran voglia di inseguire il successo dei veneti Benetton e Stefanel e getta sul piatto della bilancia le doti dimostrate in questi anni. Il suo ponte di comando è collocato in una villa veneta del '700 a ridosso di una delle sue fabbriche . E se si deve giudicare dai risultati, c' è da dire che uno dei nuovi protagonisti del casual europeo è di quelli che non hanno avuto bisogno di un lungo training per imparare il mestiere di far quattrini, producendo, commerciando, comprando, intrattenendo buone relazioni con tutti . Tacchella è ritornato agli onori della cronaca con l' acquisizione del marchio Fiorucci , ultimo business in ordine di tempo.  La storia di questo quarantottenne big nazionale dei jeans è una storia di pro

Carrera, 30 anni tra campioni

https://www.bicitv.it/carrera-dopo-30-anni-e-festa-tra-campioni-per-ricordare-un-decennio-di-successi/  Bici TV, 6 ottobre 2017  CALDIERO (VR) – «Eravamo una grande famiglia». Lo dice Stephen Roche, trent’anni dopo il suo anno magico, il 1987 (vittoria a Giro, Tour e Mondiale, impresa riuscita anche e solo a Eddy Merckx nel 1974). Lo confermano tutti i campioni che hanno vissuto i 13 anni di trionfi della Carrera di Tito e Imerio Tacchella e che sono intervenuti, nella sede dell’azienda a Caldierino, alla festa di questo anniversario. «La Carrera – dice Roche – era la Sky di adesso, la squadra numero uno al mondo, ma con una importante differenza: qui c’erano persone brave e giuste, che lavoravano molto seriamente, ma con il giusto senso della vita. Insomma, non pensavano solo allo sport e 30 anni dopo quelle persone sono come allora». Imerio Tacchella osserva: «È una grande emozione, dopo 30 anni, vedere ancora una “squadra” come era allora». E Tito Tacchella, che di