Amstel, la volta buona di Valgren


Lo ha inseguito fino alla fine, Enrico Gasparotto, quel tris che lo avrebbe issato due gradini sotto Jan Raas e a uno da Philippe Gilbert nel gotha della Amstel Gold Race, la classica delle 35 côte (i tipici strappi su stradine strette) che apre il trittico delle Ardenne; e che il 36enne di Sacile ha già vinto due volte.
La prima nel 2012 sul Cauberg, davanti a Vanendert e Sagan.
L'ultima nel 2016, a 1.5 km giù dal Cauberg, sul danese Michael Valgren e Sonny Colbrelli, oggi compagno di Gasparotto alla Bahrain-Merida.

Stavolta invece il compagno determinante l'ha avuto proprio Valgren, che nel connazionale Fuglsang, ai -4.7, ha trovato il perfetto apristrada verso l'attacco decisivo, sferrato ai -2,2 col solo Kreuziger capace di stargli a ruota ma poi inevitabilmente battuto in volata.

Per il 26enne danese dell'Astana è la seconda classica stagionale dopo la Omloop Het Nieuwsblad.

Tardiva, ma non per il podio, la risposta di Gasparotto, che ha anticipato la volata dei big, regolata dal solito Sagan, otto giorni dopo la sua storica Roubaix in maglia arcobaleno, davanti a un Valverde già in formissima per l'accoppiata Freccia-Liegi (vinte cinque e quattro volte) centrata un anno fa.

Ventun invece ne son passati da Riis '97, l'altro danese primo nella classica degli olandesi; l'han vinta più di tutti, 17 volte, e da 17 la inseguivano: da Erik Dekker 2001. Ora, da diciotto.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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