Milano fragile: -34 - Messina: «Stanchi» Trento imbattuta


Leadership - Jordan Ford, 26 anni, prima stagione a Trento, 
sta viaggiando a 15.3 punti e 3.2 assist di media

I tricolori pagano il doppio turno di Eurolega e i tanti infortuni Il coach: «Nulla nel serbatoio»

4 Nov 2024 - La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Di Giulia Arturi
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Trento stravince la sfida contro Milano e continua la sua corsa in solitaria in testa alla classifica. Sesto successo in altrettante partite (miglior inizio in serie A della sua storia) e una dichiarazione di intenti. La squadra di coach Galbiati è meravigliosa su entrambe le metà campo, domina ancora a rimbalzo (46-33) e spinge dal primo all’ultimo minuto. Solo alla fine alza lo sguardo per godersi il 91-57 finale. È stata la prova di forza di un gruppo unito che aveva voglia di giocare e di riscattare la sconfitta in Eurocup subita mercoledì a Ulm. L’aveva detto Anthony Lamb alla vigilia: «Non vedo l’ora che sia domenica». Un senso di urgenza che è completamente mancato a Milano. L’EA7 inizia bene (11-4), ma va a picco nel secondo quarto, quando subisce un parziale di 26-0 senza segnare per più di 8’: ancora una volta, alla prima difficoltà la terra sotto i piedi si sgretola e Milano sprofonda.

Crollo 

L’Olimpia reduce dal doppio turno di Eurolega e penalizzata dagli infortuni (fuori Dimtrijevic, Shields, McCormack, Diop e ancora Nebo, out almeno altre due settimane per un problema ad un braccio) non trova un briciolo di energia per rispondere all’esuberanza fisica e tecnica di Trento. «Settimana difficile. giocatori che ci avevano aiutato a reggere a Vitoria e a vincere con la Virtus non avevano nulla nel serbatoio -, commenta coach Messina. Siamo partiti bene, ma quando loro hanno alzato il ritmo noi non avevamo nulla da opporgli. Complimenti a Trento». 

L’impressione, tuttavia, è che la stanchezza non giustifichi tutto, a partire dalla fragilità psicologica e dall’identità difensiva, persa senza aver guadagnato nulla in cambio. La nuova settimana porterà Mannion, che potrebbe esordire giovedì contro il Real Madrid. Il miglior realizzatore del campionato non potrà risolvere tutti i problemi, ma dovrà dare freschezza all’attacco (l’EA7 è la prima squadra a non raggiungere quota 60 punti in una partita).

Milano può trovare conforto nella storia: nella stagione 1981/82, l’Olimpia di coach Peterson perse di 45 a Pesaro, vincendo poi lo scudetto della seconda stella.

Collettivo 

Trento, al contrario, ne ha eccome: voglia di osare, di attaccare per segnare, di caricarsi giocata dopo giocata. La squadra di coach Galbiati è fedele alla sua identità, alla sua pallacanestro e ieri ha eseguito alla perfezione il piano-partita sfruttando ogni rimbalzo o recupero per involarsi in transizione: «Avevamo il desiderio di giocare. Siamo partiti contratti, poi abbiamo iniziato a fare canestro e continuato a spingere. Abbiamo chiesto ai ragazzi di giocare ad un ritmo altissimo e così hanno fatto», analizza coach Galbiati. C’è molto del suo nella partenza capolavoro in campionato. Un dato: nel solo primo tempo tutti i giocatori erano già andati a referto. Anthony Lamb, che arrivava a questo match con 19.5 punti di media, ieri ne ha messi a referto 4, dando il suo contributo in altro modo. La squadra non ne ha risentito, anzi. Altri si sono fatti valere: uno su tutti Bayehe che ha chiuso con 12 punti, 9 rimbalzi. Il vero contributo è stato del collettivo, ma nella serata speciale di Trento sono andati in doppia cifra anche Zukauskas (13 punti), Cale (15), Ellis (10 e 5 assist). Nel secondo tempo Trento si diverte e per Milano è una di quelle partite in cui la sirena finale non arriva mai abbastanza in fretta (33.9% dal campo, Brooks 13 punti).

Capitano 

L’Aquila è Toto Forray. Il capitano, a Trento dal 2011, dà lo slancio e sfodera una prestazione da mvp: 16 punti (il migliore dei suoi), 4/6 da 3 in 18 minuti. Il suo carattere è la fotografia del match. Il capitano si gode il primato: «Abbiamo fatto una partita incredibile: si vede che stiamo bene insieme e l’abbiamo dimostrato».

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 
Ellis 10 (3/6, 1/2), Pecchia 5 (1/3, 0/1), Cale 15 (2/7, 3/5), Lamb 4 (2/3, 0/4), Mawugbe 2 (1/1); Forray 16 (2/4, 4/6), Zukauskas 13 (1/1, 3/7), Ford 8 (2/6, 1/5), Bayehe 12 (5/5, 0/1), Niang 6 (2/2). 
All.: Galbiati

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
Bolmaro 10 (2/6, 0/1), Brooks 13 (5/7, 1/2), Tonut 2 (1/5, 0/2), LeDay 8 (1/4, 0/1), Mirotic 4 (2/6, 0/3); Flaccadori 2 (1/3, 0/2), Causeur (0/1, 0/2), Caruso 3 (1/2), Ricci 8 (1/3, 2/4), Bortolani 7 (2/2, 1/3), Garavaglia. N.e.: Suigo. 
All.: Messina

ARBITRI Sahin, Quarta, Noce 
NOTE 
Tiri liberi: Trento 13/15, Milano 13/20. Rimbalzi: Trento 46 (Bayehe 9), Milano 33 (LeDay 8). Assist: Trento 21 (Ellis 5), Milano 9 (LeDay 3)

***

Bologna vince con Treviso 
Cresce Diouf, bene Morgan

La Virtus supera una combattiva Treviso, che oppone una strenua resistenza ma si arrende 104-97, nonostante i i 26 punti di Olisevicius. Bologna va anche a -10 nel primo tempo, ma rientra dal riposo con un miglior approccio, e grazie anche al 44% da 3 punti e i 27 assist (record per la Virtus in questo campionato), rimane imbattuta e con una gara in meno. La squadra di coach Banchi recupererà mercoledì alle 19 il match contro Tortona rimandato per l’alluvione. Particolarmente in evidenza per la Virtus Diouf (22 punti, 9/12 da 2) e Matt Morgan ( 20 punti e 5 assist).

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