Mai banale Sampdoria-Roma


La prima contro il suo remoto e recentissimo passato. Contro il suo cuore. Non sarà un Sampdoria-Roma banale per Ranieri, nel giorno del suo 68-esimo compleanno, al debutto sulla panchina su cui sostituirà, come l'anno scorso alla Roma, Di Francesco. E sulla quale siederà con un ginocchio appena operato ma senza stampelle, richiesta del suo presidente, romano e romanista, e chissà ancora per quanto patron doriano.

Banale la sfida di Marassi non sarà neanche per Totti, oggi (mica tanto) semplice tifoso, ma ieri capace, qui, di far alzare in piedi per applaudirlo migliaia di doriani.

Per quella standing ovation il 26 novembre 2006, Samp-Roma 2-4 con doppietta di Totti, Kevin Buckley, inviato per la rivista UEFA della Champions League, scriverà: «Nella terra che ha scordato il fair play, quasi inaudito». Capita, se su quel cross di Cassetti, Totti si specchia - e quindi dal lato opposto - nel Van Basten che fulminò Dassaev in finale di Euro88. 

Sempre contro la Samp, ma all'Olimpico, i debutti di Totti da titolare: in Coppa Italia il 16 dicembre 1993 (Roma eliminata ai rigori) e in campionato il 27 febbraio 1994, Roma-Sampdoria 0-1.

Due anni dopo, proprio alla Samp voleva mandarlo in prestito Carlos Bianchi. Il giovane Totti lo volevano due ex giallorossi: Eriksson e, soprattutto, il suo vice, Spinosi. Apriti cielo. Ipotesi di reato di lesa maestà. 

Pupillo di patron Sensi, l'ex Pupone rinnova fino al 2003, e ben presto, per gli scarsi risultati, "el Virrey", il viceré se ne torna in patria, ancora oggi più deriso che detestato all'ombra del Cupolone. In Argentina sarà guru per tre mandati al Boca Juniors ora di De Rossi, che proprio nell'1-0 alla Samp, il 6 aprile 2019 al Ferraris, segnerà il suo ultimo gol per la Roma già del Ranieri-bis. 

Nell'1-1 del 18 dicembre 2005, era nato invece il secondo Totti romanista. Complici le assenze in attacco di Nonda, Montella e Cassano, Spalletti s'inventa Totti "falso nueve". Ideona. Perché da finto centravanti, l'anno dopo, con 26 gol in campionato e 32 in stagione, il capitano sarà capocannoniere in Serie A e Scarpa d'oro europea 2007.


Nemmeno nel 2001, l'anno dello scudetto, Totti aveva segnato tanto. 

E nemmeno nell'anno del tricolore doriano, un decennio prima, Samp-Roma poteva essere banale.  Nel 2-1 del 23 gennaio 1991 Tempestilli segnò in un minuto in tutte e due le porte, poi a decidere fu Vialli. Al ritorno, il 14 aprile a Roma, toccò all'ex Vierchowod.

Due mesi dopo,  fallita la rimonta nella doppia finale UEFA con l'Inter,  con l'1-1 a Marassi la Roma si prenderà la rivincita alzando la Coppa Italia in casa della Samp neo-scudettata. 
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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