A Bologna fiocco rosa per papà Roglič
Non lasciatevi ingannare dalla compostezza di Primož Roglič, prossimo papà. La prima rosa non si scorda mai, specie se l'hai colta - tre anni dopo averla sfiorata - non solo vincendo ma dominando. Da super favorito, a cento pedalate il minuto e unico a chiudere sotto i 13' il prologo di Bologna.
Otto chilometri contro il tempo, nella spettacolare arrampicata da piazza Maggiore a San Luca. Erta finale di 2,1 km al 9,7% di pendenza media e 16% di massima, dove il 29enne sloveno ha chiuso in 12'54", a +19" su Simon Yates (partito terzultimo, preferendo i riferimenti al rischio pioggia) e 23" su un Vincenzo Nibali già tiratissimo. Come da pronostico, più di Tom Dumoulin, l'olandese vincitore degli ultimi due prologhi: Amsterdam 2017 e Gerusalemme 2018.
L'olandese ha chiuso quinto a 28", 30 centesimi in più del colombiano Miguel Ángel López, altro pretendente al successo finale. Paradossalmente per l'ex iridato della specialità, Dumoulin è andato più forte in salita che in pianura.
Al contrario di Giulio Ciccone, nuovo primatista dell'ascesa: 6'02" per l'abruzzese. Distacchi già pesantini invece per il suo capitano Bauke Mollema (39"), Bob Jungels (40"), Formolo (50"), Esteban Chaves (1'00") e soprattutto Mikel Landa (1'07") e Ilnur Zakarin (1'20"). Il Giro numero 102 partiva in salita, e si sapeva: ma qualcuno si è già lasciato ingannare.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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