Quando a Sappada Roche tradì Visentini e si vestì di rosa


di Claudio Gregori, Gazzetta dello Sport, 13 maggio 2007

LA MADDALENA - (greg) Il traguardo è come una muleta rossa, contro cui spesso il corridore s'avventa, catturato dalla luce della vittoria. Ecco sei grandi tradimenti nella storia del ciclismo. 

1. L'11 agosto 1963, a Renaix, il Belgio era pronto ad applaudire il tris mondiale di Rik Van Looy, che invece fu bruciato allo sprint dal suo gregario Benoni Beheyet. 

2. Il 6 agosto 1972 a Gap Marino Basso concesse il replay folgorando con un'accelerazione bruciante Bitossi, che volava solo verso la maglia iridata. 

3. Venendo al Giro, Fausto Bertoglio fu accusato di tradimento nel 1975, 4ª tappa. Il suo capitano Battaglin, in rosa, forò nel finale, e Bertoglio non gli diede la ruota. Poi, vinse il Giro. 

4. L'anno dopo il belga Johan De Muynck conquistò la rosa in montagna. Il capitano e connazionale Roger De Vlaeminck, piuttosto di assistere alla vittoria, si ritirò assieme a De Witte: lo lasciarono solo. De Muynck cadde prima dell'ultima cronometro, la corsa andò a Felice Gimondi. 

5. Il 6 giugno 1987, a Sappada, la maglia rosa Visentini fu attaccata e distrutta dal compagno di squadra Stephen Roche. Un colpo di mano che diede a Roche la vittoria del Giro. 

6. Per non parlare del Giro del 2004, dove Cunego rovesciò le gerarchie attaccando a più riprese Simoni.

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