Roche e Kelly, gli irlandesi

Stephen Roche è di Dublino. Il suo 1987 è favoloso. Roche vince il Giro d'Italia al termine di un clamoroso braccio di ferro con il capitano della sua squadra Visentini, che l'irlandese sconfigge prima sul piano psicologico che su quello tecnico.

Al Tour si trova la strada spianata dal ritiro di Hinault e dall'incidente di caccia che ha messo fuori gioco LeMond. Roche mette una solida opzione sulla vittoria vincendo l'ottava tappa, la cronometro di Futuroscope (87,5 km), con 42″ su Mottet, che indossa la maglia gialla. Poi, subisce l'assalto in due tempi di Jean-François Bernard, che prima lo sorpassa sui Pirenei e poi conquista la maglia gialla nella cronometro del Mont Ventoux, infliggendogli 2′19″ di distacco. Bernard balza in testa alla classifica con 2′34″ su Roche e 2′47″ su Mottet.

A sette tappe dalla fine la situazione sembra compromessa. Ma il giorno dopo, sulle strade accidentate del Vercours, si sviluppa un'offensiva di cui cade vittima Bernard ed è Roche a conquistare la maglia gialla. La perde subito all'Alpe d'Huez su attacco di Delgado, che la indossa. Roche, il giorno dopo, rischia lo sprofondamento a La Plagne, dove si salva a prezzo di uno sforzo titanico: oltre il traguardo ha bisogno della maschera a ossigeno per rinvenire.

Il finale del Tour è incertissimo. Roche strappa 18 secondi alla maglia gialla Delgado a Morzine e si porta a 21″ da lui in classifica. E nella cronometro di Digione (38 km), dominata da Bernard ‒ il più forte, ma non il più saggio in corsa ‒, Roche precede lo spagnolo di 1′01″ e vince il Tour per 40 secondi. Realizza così la doppietta riuscita solo a Coppi, Anquetil, Merckx e Hinault; ma non si ferma lì. Chiude la stagione beffando Argentin nel Campionato del mondo di Villach. Ottiene così una tripletta riuscita solo al grande Merckx nel 1974.

Sean Kelly, un altro irlandese, vince più di lui. Mette nel suo ricco palmarès tre Giri di Lombardia, due Sanremo e due Roubaix, oltre alla Vuelta e a due Giri di Svizzera. 

Già a vent'anni Kelly vince il Giro di Lombardia dilettanti. Nel 1983 si impone in una volata incertissima con un colpo di reni su LeMond. Nel 1985 brucia Van der Poel. Nel 1991 attacca sul Lissolo con Gayant, arriva con lui sul traguardo e lo batte facilmente. 

Quando la corsa è dura Kelly non perdona. Lascia il segno anche nella Sanremo. Nel 1986 rincorre Beccia e LeMond, scattati sul Poggio, scollina con loro e li batte allo sprint. Nel 1992 fa il bis con un capolavoro che distrugge il sogno di Argentin: quest'ultimo scatta sul Poggio, scollina con 7″ su Fondriest, ma è Kelly a riportarsi sotto con una discesa fantastica e a batterlo nettamente in volata.

Le vittorie di Kelly e Roche, tuttavia, non sono al di sopra di ogni sospetto: entrambi sono coinvolti nel doping e questo toglie splendore al loro palmarès.

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