Nielsen il back-to-back Astana, Moscon ci ricasca


Omar Fraile a Mende, Magnus Cort Nielsen a Carcassonne. Secondo successo consecutivo per l'Astana, meritato risarcimento dopo la tanta malasorte che ne ha colpito i leader Fuglsang e León Sánchez, ritiratosi alla seconda tappa per la frattura di quattro costole e del gomito sinistro, ricucito con 14 punti di sutura. 

Nella 15-esima, stesso copione del giorno prima: fugona sfoltita nel finale, e big che se la prendono comoda: 18' a Mende, 13'11" alla fine dei 181 km da Millau a Carcassonne.

Dopo l'"Alpe d'Huez bretone" (cioè il Mûr-de-Bretagne alla sesta) e il "piccolo Zoncolan" (lo sterrato del Glières alla decima), ecco il "piccolo Ventoux": l'inedito Pic de Nore. 

A parte ripetitori e vento, però, la "Montagna Nera" col gigante calvo della Provenza c'entra poco.  Tanto meno se l'arrivo è a 40 km a valle. Lì però più delle trame di classifica contano le via di fuga per l'elefantiaca carovana.

E così è finita con una volata a tre: non per caso i fuggitivi, scremati ai meno sette, che avevano un compagno per andare a prendere, ai meno 15, il troppo solo rafal Majka. Sprint fin troppo facile per Nielsen, che s'è mangiato Jon Izagirre e Bauke Mollema.

Per il 25enne danese, pro dal 2012, già due tappe alla Vuelta 2016 e quest'anno una in Oman e nello Yorkshire, più il secondo posto e la maglia bianca in Dubai e l'ottavo alla Sanremo.

Fatta eccezione per l'immenso Peter Sagan (100-esima maglia verde, un record; e la sesta a Parigi come Erik Zabel è ormai questione di aritmetica), dietro è calma piatta con la maglia gialla Geraint Thomas, il suo co-capitano Chris Froome e Tom Dumoulin con la testa già ai Pirenei.


Spiace invece constatare come il lupo Moscon non perda il vizio. Quarto episodio controverso della pur giovane carriera per il talentissimo trentino: manata sul casco al francese Élie Gesbert della francese Fortuneo–Samsic, che chissà se e come l'aveva provocato: Moscon espulso via-VAR dal Tour all'arrivo, e per lui rischio-licenziamento dal Team Sky per recidività. Brutta scena, pessimo CV. Ad appena 24 anni.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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