Francia-Croazia, 20 anni dopo: tutto un altro mondiale
Rivincita, vent'anni e un altro mondo dopo. A Saint-Denis nel '98 fu semifinale, al Luzhniki 2018 varrà il titolo.
Di quei protagonisti si ritroveranno: Deschamps - allora capitano e oggi Ct dei Bleus; Šuker, che da centravanti portò in vantaggio la nazionale croata di cui ora è presidente federale; E Boban, suo capitano in campo ieri e alla scrivania oggi come braccio destro del numero uno FIFA Infantino.
Difficile quanto inutile paragonare squadre così diverse e così lontane, ma anche in panchina c'è un filo che le lega. E se Deschamps per il suo 433 molto ha mutuato dal suo Ct Jacquet, il filo fra le due Croazia è più caratteriale che tattico: arriva fino a Mandžukić e parte da "Ciro" Blazevic, che lo allenò due stagioni alla Dinamo Zagabria e coniò per lui il soprannome Djilkos, il Killer.
"Super Mario" è con Rakitić, Perisić, Subasić e il Ct Dalić uno dei simboli nella squadra in cui brilla, come la Croazia terza all'esordio vent'anni fa - una super stella del Real Madrid. Šuker ieri, Modrić oggi.
Mai, nei cinque precedenti, i croati hanno battuto i francesi. In campo però non va la Storia, ma giovani uomini che hanno l'occasione - unica - per scriverla. Vent'anni e un altro mondo dopo, sapremo se sarà nuova o sempre uguale a se stessa.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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