2015 NBA Draftology: Stanley Johnson (SF; fr; Arizona)
by DRAFTOLOGY
Pro:
- NBA-ready, grande differenza fisica e mentale rispetto a coetanei e pariruolo
- Aggressivo e competitivo su entrambi i lati del campo
- Versatile offensivamente, non eccelle in niente ma sa fare quasi tutto
- Difensore difficile da superare, taglia fisica e piedi veloci
- Valido aiuto a rimbalzo
Contro:
- Deve mettere a posto il tiro e il range, nonostante buone percentuali.
- Manca di soluzioni dal palleggio
- Qualche dubbio sul potenziale
Atletismo e fisico
Stanley compirà 19 anni alla fine del prossimo anno, ma nonostante la giovanissima età dispone di taglia fisica e potenza che lo rendono una forza della natura. Questo ne velocizzerà l'adattamento ai pro.
Non è un super atleta ma è sopra la media, dotato di rapidità nei movimenti, velocità in campo aperto e buona verticalità.
Attacco
In transizione è difficile da limitare perché è come un treno in corsa, usa velocità, stazza e aggressività per coprire le linee di contropiede e attaccare il ferro con sempre ottimi risultati.
In un attacco a metàcampo non ha movimenti o situazioni preferite ma è versatile, sa fare un po’ tutto senza eccellere in niente: sa attaccare in 1 contro 1 grazie al rapido primo passo e una varietà di conclusioni al ferro, il tiro da fuori merita sempre l’attenzione necessaria (42.9%), ha buone intuizione nel gioco senza palla e ovviamente è protagonista di mismatch nei pressi del canestro e i viaggi in lunetta sono sempre tanti (0,69 il rapporto FGA/FTA)
Se vogliamo trovare la pecca nel suo gioco è sicuramente il mid-range game dal palleggio, solitamente quando punta il canestro difficilmente si arresta per il jumper, al massimo usa floater per prendere d’anticipo la difesa intera. Anche il tiro è in fase di assestamento, le percentuali parlano a suo favore ma il rilascio troppo basso e una direzione non sempre ottimale necessitano lavoro, comprensibile per uno che ha aggiunto range solo in negli ultimi anni liceali.
Trattamento della palla
Poche volte Johnson mette palla a terra in maniera eccessiva, quando lo fa è per attaccare o comunque per muovere la difesa, anche perché non ha molte frecce al suo arco da questo punto di vista. Non riesce a creare separazione dal ball-handling e la mano sinistra dà sempre qualche problema ed infatti è da quel lato che arrivano la maggior parte delle palle perse (3.7 perse sui 40min).
Per quanto riguarda il passaggio, è molto bravo a trovare i compagni quando si trova davanti a difese passive, ma solitamente non è uno che ha troppi occhi per scaricare il pallone.
Rimbalzo
Le cifre parlano da sole, soprattutto quelle riguardanti i rimbalzi offensivi. Non essendo un giocatore con grandi percentuali nei pressi del canestro riesce comunque a conquistare molti palloni (9.4 di ORB%) grazie alla grande reattività sulle gambe che gli permette di buttarsi sul pallone subito dopo aver rilasciato il tiro.
Ottima presenza anche sotto i tabelloni in difesa, valido aiuto per i lunghi.
Difesa
Lo stesso spirito che mette in attacco lo mette anche dall’altra parte del campo. Aggredisce i suoi avversari fin dalle prime battute del possesso, sovrastandoli fisicamente ma anche atleticamente, con gambe potenti e piedi molto veloci anche lateralmente. Pericoloso sulle linee di passaggio, ha mani molto veloci. Si tende a pensare che al piano di sopra Johnson possa avere più successo come difensore che come attaccante.
IQ/mentalità
Sulla mentalità ci sono pochi dubbi, in campo sprigiona energia e spirito combattivo. Non ha un grande senso tattico, ma riconosce alcune situazioni e le sfrutta con furbizia, mentre in certe occasioni tende a strafare e perde palloni, le sue scelte di tiro sono rivedibili e spende falli evitabili. Finora però, dopo momenti del genere, ha sempre dimostrato di sapersi riprendere.
Potenziale
La grande etica lavorativa è qualcosa di cui tenere conto e che lo aiuterà nell’adattamento ai pro', ma le caratteristiche tecniche non sembrano concedergli amplissimi margini di miglioramento.
Considerazioni finali
Giocatori del genere nel suo ruolo sono sempre una scommessa su cui puntare a occhi chiusi, un esterno di grande fisico, versatile offensivamente, ottimo difensore e con un approccio mentale maturo. Se poi vediamo come sono cresciuti negli ultimi anni prospetti con caratteristiche simili (primo fra tutti Jimmy Butler) allora è difficile pensarlo fuori dalle prime 5 chiamate.
Stanley compirà 19 anni alla fine del prossimo anno, ma nonostante la giovanissima età dispone di taglia fisica e potenza che lo rendono una forza della natura. Questo ne velocizzerà l'adattamento ai pro.
Non è un super atleta ma è sopra la media, dotato di rapidità nei movimenti, velocità in campo aperto e buona verticalità.
Attacco
In transizione è difficile da limitare perché è come un treno in corsa, usa velocità, stazza e aggressività per coprire le linee di contropiede e attaccare il ferro con sempre ottimi risultati.
In un attacco a metàcampo non ha movimenti o situazioni preferite ma è versatile, sa fare un po’ tutto senza eccellere in niente: sa attaccare in 1 contro 1 grazie al rapido primo passo e una varietà di conclusioni al ferro, il tiro da fuori merita sempre l’attenzione necessaria (42.9%), ha buone intuizione nel gioco senza palla e ovviamente è protagonista di mismatch nei pressi del canestro e i viaggi in lunetta sono sempre tanti (0,69 il rapporto FGA/FTA)
Se vogliamo trovare la pecca nel suo gioco è sicuramente il mid-range game dal palleggio, solitamente quando punta il canestro difficilmente si arresta per il jumper, al massimo usa floater per prendere d’anticipo la difesa intera. Anche il tiro è in fase di assestamento, le percentuali parlano a suo favore ma il rilascio troppo basso e una direzione non sempre ottimale necessitano lavoro, comprensibile per uno che ha aggiunto range solo in negli ultimi anni liceali.
Trattamento della palla
Poche volte Johnson mette palla a terra in maniera eccessiva, quando lo fa è per attaccare o comunque per muovere la difesa, anche perché non ha molte frecce al suo arco da questo punto di vista. Non riesce a creare separazione dal ball-handling e la mano sinistra dà sempre qualche problema ed infatti è da quel lato che arrivano la maggior parte delle palle perse (3.7 perse sui 40min).
Per quanto riguarda il passaggio, è molto bravo a trovare i compagni quando si trova davanti a difese passive, ma solitamente non è uno che ha troppi occhi per scaricare il pallone.
Rimbalzo
Le cifre parlano da sole, soprattutto quelle riguardanti i rimbalzi offensivi. Non essendo un giocatore con grandi percentuali nei pressi del canestro riesce comunque a conquistare molti palloni (9.4 di ORB%) grazie alla grande reattività sulle gambe che gli permette di buttarsi sul pallone subito dopo aver rilasciato il tiro.
Ottima presenza anche sotto i tabelloni in difesa, valido aiuto per i lunghi.
Difesa
Lo stesso spirito che mette in attacco lo mette anche dall’altra parte del campo. Aggredisce i suoi avversari fin dalle prime battute del possesso, sovrastandoli fisicamente ma anche atleticamente, con gambe potenti e piedi molto veloci anche lateralmente. Pericoloso sulle linee di passaggio, ha mani molto veloci. Si tende a pensare che al piano di sopra Johnson possa avere più successo come difensore che come attaccante.
IQ/mentalità
Sulla mentalità ci sono pochi dubbi, in campo sprigiona energia e spirito combattivo. Non ha un grande senso tattico, ma riconosce alcune situazioni e le sfrutta con furbizia, mentre in certe occasioni tende a strafare e perde palloni, le sue scelte di tiro sono rivedibili e spende falli evitabili. Finora però, dopo momenti del genere, ha sempre dimostrato di sapersi riprendere.
Potenziale
La grande etica lavorativa è qualcosa di cui tenere conto e che lo aiuterà nell’adattamento ai pro', ma le caratteristiche tecniche non sembrano concedergli amplissimi margini di miglioramento.
Considerazioni finali
Giocatori del genere nel suo ruolo sono sempre una scommessa su cui puntare a occhi chiusi, un esterno di grande fisico, versatile offensivamente, ottimo difensore e con un approccio mentale maturo. Se poi vediamo come sono cresciuti negli ultimi anni prospetti con caratteristiche simili (primo fra tutti Jimmy Butler) allora è difficile pensarlo fuori dalle prime 5 chiamate.
Deve dimostrare solidità nelle prestazioni, con le difese sempre più attente su di lui.
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