TYLER LYLES, talento acerbo ma grandi doti offensive

Il lungo di Kentucky deve lavorare su difesa e tiro da tre, ma ha mani dolci e tocco morbido per fare male in attacco: verrà pescato attorno alla 20 ma avrà bisogno di tempo per maturare

Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport

COLLEGE — 8 punti, 5 rimbalzi e 1 assist. Fosse finito in qualsiasi altra squadra, a parte forse Duke, le sue cifre sarebbero state più carnose. Nella Kentucky ripiena di talento si è comunque distinto, pur dovendo spesso giocare lontano dall’area. Buoni lampi, solide partite. E inevitabili momenti di stanca, come capita a tutti i freshmen.

PUNTI DI FORZA — Le doti offensive sono evidenti, e non sono rimaste certo nascoste nonostante il ridotto minutaggio. Ha mani dolci, tocco morbido e varietà di movimenti offensivi. Nato come giocatore d’area, ha mantenuto le abilità in post, mostrando però anche din saper attaccare l’avversario dal palleggio. Ha apertura di braccia notevole e coordinazione e velocità per giocare anche a ritmi elevati, nonostante la statura da lungo (2.08).

PUNTI DEBOLI — Non un mostro difensivo, sia per rapidità di piedi sia per capacità di tenere con il fisico in post basso. Se vuole guadagnare minuti da ala piccola, deve anche lavorare sul tiro. Dal perimetro l’anno di college è stato disastroso (13% da tre su meno di 30 tentativi). Ma è un aspetto su cui ci sono margini di miglioramento, considerata la dolcezza delle mani e il fatto che rappresenta un’area del gioco su cui non aveva lavorato particolarmente in precedenza.

PARAGONE NBA — Khris Middleton, esempio perfetto di ala forte con agilità sufficiente per fare occasionalmente l’ala piccola.

A CHI FAREBBE COMODO — Difficile sia pronto subito. Chi lo prenderà non avrà particolare fretta. Sarebbe interessante vederlo a Washington.

DOVE VERRA' DRAFTATO — Attorno alla 20. 
Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport

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