RJ HUNTER, il futuro è nel tiro

Il prodotto di Georgia State è una guardia che ha nel tiro la sua qualità migliore. Assomiglia a Marcus Thornton e potrebbe fare molto comodo a Memphis. Ma deve migliorare in difesa

di Andrea Beltrama, La Gazzetta dello Sport 

COLLEGE — Ha giocato tre anni a Georgia State, in un ateneo abbondantemente fuori dal giro che conta. Una scelta dettata dalle poche offerte di reclutamento all’uscita dal liceo e dalla presenza sulla panchina di Georgia State di papà Ron. Eppure ha avuto il suo bel quarto d’ora di fama al Torneo NCAA 2015. Nel primo turno, ha segnato il canestro della vittoria contro Baylor, facendo cadere dalla sedia il padre nella foga della celebrazione. Folklore a parte, la sua ultima stagione è stata notevole, seppur in una conference di terzo livello; 19.5 punti, 4.5 rimbalzi e 3.6 assist: cifre da leader assoluto dell’attacco. 

PUNTI DI FORZA — Il tiro è la qualità migliore. Le sue percentuali sono state normali (40% dal campo, 30% da tre) ma nel valutarle bisogna anche tenere conto del carico offensivo di cui si è fatto carico. Ma è l’abilità di essere pericoloso in molti modi, dalle uscite dai blocchi al tiro dal palleggio, che lo rende particolarmente attraente. Bravo anche ad attaccare il canestro, come mostrato dall’altro numero di tiri liberi tentati, ha buona visione di gioco e abilità da passatore, il che potrebbe teoricamente renderlo utilizzabile anche da playmaker. Resta però una guardia tiratrice.

PUNTI DEBOLI — Atleta normale, senza particolare esplosività. L’incognita più grossa è la difesa. Come a volte accade al college, soprattutto ai livelli più bassi, viene da tre anni di zona fissa, in cui ha avuto libertà di azione per cercare la palla e accumulare recuperi. Inutile dire che a livello NBA la musica sarà diversa, ed è difficile valutare ora quanto sarà pronto sotto questo aspetto. In attacco tende a forzare, come emerge anche dalle basse percentuali. Ma anche qui, il contesto gioca un ruolo importante. Spesso ha dovuto prendersi sulle spalle l’attacco di una squadra con talento limitato, con inevitabili conseguenze sull’efficienza del suo gioco.

PARAGONE NBA — Ha il potenziale per diventare un realizzatore del livello di Marcus Thornton. Qualcuno azzarda JJ Redick, ma sembra un po’ troppo

A CHI FAREBBE COMODO — Un tiratore serve sempre. Potrebbero prenderlo i Memphis Grizzlies (con la #25 o Portland con la #23). 

DOVE VERRÀ DRAFTATO — Verso la fine del primo giro, attorno alla 25. 

Andrea Beltrama, La Gazzetta della Sport

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