BOBBY PORTIS, il piccolo Aldridge che vide picchiare sua madre
Viaggio tra i 30 migliori prospetti che l'anno prossimo giocheranno tra i pro: il più duro arriva dall'Arkansas, ha avuto un'adolescenza difficile, è stato il primo Razorback di sempre a passare i 1000 punti e 500 rimbalzi da sophomore. E piace a Boston
di Michele Talamazzi, La Gazzetta dello Sport
COLLEGE — Giocatore dell'anno nella SEC, dominata da Kentucky, con tre Wildcats che andranno via nelle prime 10 chiamate al Draft 2015. Merito di una breakout season da 17.5 punti e 9 rimbalzi, con cui ha riportato Arkansas al Torneo NCAA per la prima volta dal 2008. È stato il primo Razorback a oltrepassare i 1.000 punti e i 500 rimbalzi da sophomore, meglio anche del suo mentore Corliss Williamson. È il duro del draft. Non si tira indietro di fronte a nessuno. A 15 anni parò i pugni dell'uomo che picchiava la madre Tina. Quelle violenze non le ha dimenticate. E ora gioca mosso dalla rabbia. “Prima della gara, immagino i miei avversari che la picchiano” ha rivelato nei recenti workout.
PUNTI DI FORZA — Fisicità e intensità da vendere in un corpo da ala forte vera (210 cm di statura, più 217 di wingspan) sono i suoi tratti distintivi. A proprio agio nelle situazioni dinamiche: da rollante, attaccando fronte a canestro e in transizione, a rimbalzo offensivo. Ma ha margini di miglioramento tecnico notevoli, con un tiro dalla meccanica non incantevole ma efficace dal mid-range e anche da 3 (47% quest'anno, seppur su appena 30 tentativi), di cui a volte si fida troppo.
PUNTI DEBOLI — Il gioco in post basso. In attacco, dove non ha movimenti spalle a canestro e grande gioco di piedi. E dietro, perché è ancora un difensore motivato soprattutto dalla voglia di sfida e poco di letture. La sua più grossa pecca? Buon atleta, ma non con l'esplosività e la verticalità di quelli che verranno scelti prima di lui.
PARAGONE NBA — Per qualità tecniche ricorda un po' Terrence Jones, rispetto al quale è più alto e fisico. Quando entra il tiro dal gomito, ha dei flash di LaMarcus Aldridge. Idealmente può diventare una via di mezzo e costruirsi una solida carriera da titolare in NBA.
A CHI FAREBBE COMODO — A chiunque non abbia il ruolo di ala forte blindato. Potrebbe essere un fit migliore di Monroe per Drummond a Detroit. O per Indiana, in ottica di un dopo-West. Piace a Boston, provinato anche da Utah e Toronto.
DOVE VERRÀ DRAFTATO — Tarda lotteria nel migliore dei casi, difficile scenda sotto la 20.
Michele Talamazzi, La Gazzetta dello Sport
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