Diluvia su Aru, primo sole per Woods
Quando piove, piove. E su Fabio Aru, diluvia da un'eternità. Tornato al Giro dopo un anno di assenza per il KO al ginocchio in preparazione, ecco la cotta di Sappada, la penalizzazione per scia nella crono di Rovereto e il ritiro prima di Bardonecchia.
Ora alla Vuelta la caduta in discesa ai -6,2 km dall'arrivo della 17esima tappa, 157 km da Getxo al Balcón de Bizkaia, sull'inedito Monte Oiz. Colpa del cambio, s'è sfogato Fabio col suo diesse Joxean Fernández Matxin. Col sardo è finito per terra l'austriaco Hermann Pernsteiner, gregario di Nibali alla Bahrain-Merida.
Ecco: prima Nibali all'Alpe d'Huez al Tour, adesso Aru. Piove anche sul Ct Cassani e la sua Italia per il Mondiale di Innsbruck del 30 settembre.
Aru, nonostante le abrasioni e la ferita al gluteo destro, è arrivato al traguardo con 14' di ritardo.
Nibali è in crescendo: in fuga nei 26 con De Marchi (sesto a 44" e primo degli italiani), ha ceduto nel finale e ha chiuso decimo a 1'48 dal vincitore, il canadese Michael Woods. Un altro che di sofferenze se ne intende (struggente la dedica al figlio Hunter nato morto due mesi fa) e a quasi 32 anni al primo successo in un grande giro.
A 5" il belga Teuns, a 10" lo spagnolo De La Cruz. Valverde ha rosicchiato 8" a Yates e ora insegue la maglia rossa a 25". Terzo a 1'22" lo spagnolo-rivelazione Enric Mas. Quintana e Kruijswijk, hanno pagato con 3'44" la crono del giorno prima: il colombiano ora è sesto a 2'11, l'olandese quinto a 1'48". La Vuelta si deciderà nel gran finale di venerdì e sabato sui Pirenei. Speriamo che non piova.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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