FOOTBALL PORTRAITS - Bentley, David è Golia (2007)
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFoS9wJAZG_7NUtcxo3G5t1k4HV62OiKI3i0hgyidGs8k_e7dgXPXj3fc5tAQOm8PWXlSxLldNum79DhIYDAv3fQAdUsOBcXBZRiHovmw-uINj7_jwKnV5cGgB9F0XvSWc6HBMTQZUrAQ/w640-h480/EVKF1qQU0AAXVDS.jpg)
Minuto e gracile, dalla trequarti in su Tanky diventa un gigante. Primo inglese a segnare nel rinnovato Wembley, ha autostima e personalità tali da dire per due volte no all’Arsenal. In nazionale, il dopo-Beckham è un finto duello tra lui e Aaron Lennon del Tottenham di CHRISTIAN GIORDANO © Guerin Sportivo © - Extra n. 2/15, 10 aprile 2007 Sabato 24 marzo, 3-3 fra Under 21 di Inghilterra e d’Italia nel rinnovato Wembley. Al di qua della Manica il Pazzini-day, di là la tardiva consacrazione di un predestinato. L’azzurro è il primo a segnare nel tempio rimesso a nuovo, e la hat-trick gli vale il pallone autografato da compagni e avversari. L’altro, autore al 31’ del momentaneo 1-1 con una Beckhamesque punizione dai venti metri, è il Man of the Match. «Questo Bentley sa far male, e chissà perché Arsène Wenger l’ha scaricato dall’Arsenal al Blackburn Rovers così a cuor leggero» si chiederà l’indomani un quotidiano colorato. In realtà, il mago alsaziano – che coi giovani, se va male,