Fiandre 2017 - Gilbert, una Ronde à la Merckx
«It's something very, very special. This course, the support I had all day. I think with this Jersey (in Belgium colours) everyone recognised me and I had a lot of support. Coming from the part of Belgium I know before we was Claude Criquielion (1987 champion) winning - it's 30 years ago. And today we passed almost in his village and I saw his son also, Mathieu, who is the same age as me and I was thinking of him and this gave me a lot of emotion.»
- Philippe Gilbert, 2 aprile 2017di CHRISTIAN GIORDANO ©
Sky Sport 24 ©
Traguardo tagliato a piedi, alzando la bici, dopo un'impresa d'altri tempi.
Cinquantacinque km di fuga solitaria sui mitici Muri per conquistare il Fiandre, la sua quarta Monumento in carriera dopo la Liegi e la doppietta al Lombardia. Roba da Eddy Merckx, che nel suo leggendario 1969 se ne andò ai -70 km.
Da decenni ce la menano che imprese così, nel ciclismo moderno, non sono più possibili; che fare selezione, per un uomo solo al comando, è pura utopia.
Ma "menare", nel gergo del gruppo, significa mulinare a tutta. E quando Philippe Gilbert ha la gamba che "mena", può fare quel che vuole.
A quasi 35 anni, però, serviva anche un bel pizzico di fortuna che, si sa, aiuta gli audaci.
Nella Ronde numero 101, l'ultima del suo neo co-capitano Tom Boonen - appiedato da problemi meccanici anche con la bici di scorta - sono caduti gli altri grandi favoriti, l'olimpionico Greg Van Avermaet e l'iridato Peter Sagan, che ha rischiato troppo urtando le transenne e tirando giù, con il fresco vincitore della Gand-Wevelgem, anche l'altro belga Oliver Naesen.
E così Gilbert, trionfatore della Tre Giorni di La Panne, ha domato muri, crampi e ultimi chilometri pensando a quale esultanza scegliere. Ha scelto questa: alla Diego Rosa ai Paesi Baschi 2016, alla Sagan al mondiale di Richmond 2015.
Trent'anni dopo Claude Criquielion, sin lì unico vallone primo al Fiandre, un'esultanza moderna per un fuoriclasse antico. Come la sua impresa.
Claude Criquielion, l'altro cavaliere che fece l'Impresa:
un vallone . nel 1987 - primo al Fiandre
Ordine d'arrivo Ronde 2017:
1 Philippe Gilbert (BEL) Quick-Step Floors 6h 23' 45"
2 Greg Van Avermaet (BEL) BMC Racing Team + 29"
3 Niki Terpstra (NED) Quick-Step Floors + 29"
4 Dylan van Baarle (NED) Cannondale–Drapac + 29"
5 Alexander Kristoff (NOR) Team Katusha–Alpecin + 53"
6 Sacha Modolo (ITA) UAE Team Emirates + 53"
7 John Degenkolb (GER) Trek–Segafredo + 53"
8 Filippo Pozzato (ITA) Wilier Triestina–Selle Italia + 53"
9 Sylvain Chavanel (FRA) Direct Énergie + 53"
10 Sonny Colbrelli (ITA) Bahrain–Merida + 53"
I 18 muri e i tratti in pavé della Ronde 2017
No. Nome Km fatti Km all'arrivo Superficie Lungh. (mt) Pendenza media e max (%)
– Lippenhovestraat 85.2 175.6 pavé 1300 —
– Paddestraat 86.6 174.2 pavé 1500 —
1 Oude Kwaremont 116.3 144.5 pavé 2200 4% 11.6%
2 Kortekeer 126.8 134.0 asfalto 1000 6.4% 17.1%
3 Eikenberg 134.5 126.3 pavé 1200 5.2% 10%
4 Wolvenberg 137.6 123.2 asfalto 645 7.9% 17.3%
– Holleweg 137.7 123.1 pavé 1500 —
– Haaghoek 143.4 117.4 pavé 2000 —
5 Leberg 146.4 114.4 asfalto 950 4.2% 13.8%
6 Berendries 150.5 110.3 asfalto 940 7% 12.3%
7 Tenbosse 155.5 105.3 asfalto 450 6.9% 8.7%
8 Geraardsbergen 165.8 95.0 pavé 1075 9.3% 19.8%
9 La Houppe 184.5 76.3 pavé 2800 3.3% 10%
10 Kanarieberg 190.3 70.5 asfalto 1000 7.7% 14%
11 Oude Kwaremont 206.2 54.6 pavé 2200 4% 11.6%
12 Paterberg 209.6 51.2 pavé 360 12.9% 20.3%
13 Koppenberg 216.2 44.6 pavé 600 11.6% 22%
– Mariaborrestraat 220.3 40.5 pavé 2000 —
14 Steenbeekdries 221.6 39.2 asfalto 700 5.3% 6.7%
15 Taaienberg 224.1 36.7 pavé 530 6.6% 15.8%
16 Kruisberg 234.3 26.5 asfalto 2500 5% 9%
17 Oude Kwaremont 244.1 16.7 pavé 2200 4% 11.6%
18 Paterberg 247.6 13.2 pavé 360 12.9% 20.3%
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