Storia della Milano-Sanremo


La Milano-Sanremo, conosciuta come la “Classicissima di Primavera”, è considerata una delle più importanti corse in linea della storia del ciclismo.

Ideata dall’Unione Sportiva Sanremese per rimpiazzare una deludente gara automobilistica, fu organizzata per la prima volta dalla Gazzetta dello Sport che a quei tempi era diretta da Eugenio Costamagna.

La prima edizione si corse il 14 aprile 1907, e con qualche timore perché al ritrovo fissato all’Osteria della Conca Fallata, alla periferia di Milano lungo il Naviglio Pavese, si presentarono solo 33 dei 62 iscritti. Le cattive condizioni atmosferiche, pioveva e faceva molto freddo, scoraggiarono molti ma non il francese Lucien Petit Breton che vinse percorrendo i 281 chilometri della gara alla media di 26,206 chilometri l'ora.

Petit Breton, il cui vero nome era Mazan, s’impose precedendo di oltre un minuto Gustave Garrigou e Giovanni Gerbi. Il primo vincitore italiano della Sanremo è stato Luigi Ganna che vinse l’edizione del 1909 con un’ora di vantaggio sul francese Emile Georget.

Dal 1907 ad oggi il tracciato non ha mai cambiato fisionomia, tranne che nel tratto finale. Infatti l’edizione del 1960 tenne a battesimo la salita del Poggio, voluto da Vincenzo Torriani, e quella del 1982 vide l’introduzione della salita della Cipressa.

Su tutti i vincitori due campioni hanno avuto gloria eterna da questa gara, Costante Girardengo e Eddy Merckx; il primo perché vi ha centrato il podio per undici volte con sei vittorie, e il secondo perché vi ha trionfato per sette volte. Una carriera senza fine, quella del “Cannibale” come la storia di questo Mondiale di primavera che da oltre un secolo apre la stagione del Grande Ciclismo.

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