Mai così forte: contro Ayuso si gioca tutto su una salita


15 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio

È sempre leader, oggi la tappa decisiva. Deve difendere 22” dallo spagnolo

"Cercherò di onorare la maglia e di arrivare dove posso. 
Ma c’è da dire che peso 86 chili..."
- Filippo Ganna

"Non sarà facile staccare Ganna per come va. 
Dovremo rendere la salita molto dura"
   - Juan Ayuso

di Ciro Scognamiglio INVIATO A PERGOLA (PESARO-URBINO) 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando sulle rampe di Monterolo, l’ultimo trampolino prima del traguardo di Pergola, si muove Juan Ayuso e a rispondere è Filippo Ganna, allora il "wow" è automatico. Sì, perché il nostro gigante così forte in salita forse non si era mai visto. A quel punto mancano meno di dieci km alla fine della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, che riserverà non poche sorprese. Il successo di giornata se lo prende il carneade Fredrik Dversnes, 27enne norvegese della Uno-X: ultimo superstite della fuga del mattino. Mathieu van der Poel si è dovuto accontentare del secondo posto a 7”. Mentre tra i grandi di classifica, vedi soprattutto Ayuso, Tiberi e Ciccone (4°), non ci sono stati distacchi.

Racconto 

E Ganna, in tutto questo? Prima, un salto di catena in discesa. Poi, dentro l’ultimo chilometro «ho preso un buco – racconta lui stesso -. La catena si è incastrata tra corona, pedale e telaio. A quel punto, ho dato un colpo di pedale troppo forte, strappando il deragliatore posteriore. Per fortuna, sono riuscito ad arrivare dentro i tre chilometri, credo che sia stato evidente il problema che ho avuto. Me ne capita sempre una...». 

Gli è stato attribuito il tempo del suo gruppo, così Filippo è sempre in maglia azzurra dopo 5 giornate: difficile da prevedere, all’inizio. La "Corsa dei due mari" si deciderà oggi sulla salita inedita di Frontignano (Ussita), in provincia di Macerata: 1327 metri di quota, 7,7 km al 7,8%, prima della volata conclusiva di domani a San Benedetto del Tronto. Così, la domanda è: Ganna, che parte con 22” su Ayuso e 29” su Tiberi, può giocarsi il successo finale? «Vediamo – risponde la maglia azzurra, che in chiave Sanremo di sabato 22 ha dato i segnali sperati -. Di sicuro, quest’inverno sono riuscito a lavorare tanto e bene. L’altro giorno ho sentito il mio compagno Geraint Thomas e gli ho chiesto “Cosa dici, continuo a tenere duro o è meglio che comincio a recuperare”. Mi ha risposto “Filippo, con la condizione che hai, anche se fai un giorno in più di fatica non ti cambia niente. Al massimo, se sei stanco la prossima settimana resti un giorno di più a letto, per la Sanremo va bene comunque”. Finché avrò la maglia cercherò di onorarla, e se dovessi perderla sarei felicissimo di quanto sono riuscito a fare finora. Se non sono mai andato meglio in salita? Beh, il 2020 è un bel paragone. Stavo bene. Ma rispetto a 5 anni fa, sono cinque chili in più. Tutti mi dicono che sono troppo magro, ma ho messo più massa. La bilancia diceva 86 chili questa mattina, io sono felice così comunque. Forse sono più tranquillo, più consapevole, sono in una squadra che vuole farmi continuare a crescere nel modo giusto».

Carta

Juan Ayuso resta il favorito per la vittoria finale, ma è rimasto impressionato da Ganna: «Dovremo staccarlo – ha detto il 22enne spagnolo della Uae-XRG -, e visto come sta andando, anche oggi (ieri; ndr), dovremo rendere la salita finale molto dura, altrimenti resterà con noi». Lo stesso ragionamento fanno pure Tiberi e Ciccone, le carte principali dell’Italia che può contare anche su Cattaneo, 5° a 36”. E, chi l’avrebbe detto solo domenica scorsa, su Ganna… viso, oltre a delle vertigini che avrebbe accusato in gara. È una situazione pesante, 11 mesi dopo il terribile incidente al Giro dei Paesi Baschi. Recupererà per la Volta Catalunya, al via dal 24 marzo? Intanto in gara (tappa accorciata per maltempo) successo di Mads Pedersen (Dan, Lidl-Trek), quinto Sobrero.

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IL VINCITORE A PERGOLA

Dversnes chi? Il norvegese Frederik Dversnes (Uno-X), 27 anni, non aveva mai vinto nel World Tour: a Pergola, nella tappa dei Muri, è stato bravissimo a resistere al rientro del gruppo dopo 195 km di fuga: «Mai arrendersi è la mia regola»

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CLASSIFICA GENERALE:
1. Filippo GANNA (Ineos); 
2. Ayuso (Spa, Uae) a 22”;
3. Tiberi (Bahrain) a 29”
4. Gee (Can) a 34”; 5. Cattaneo a 36”; 8 Gregoire (Fra) a 48”; 9. De La Cruz (Spa) a 54” 10. Bilbao (Spa); 11 Ciccone a 56” 12. Hindley (Aus) 15. Pidcock (Gb) a 1’01”; 16. Landa (Spa) a 1’02”

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PARIGI-NIZZA

Crisi Vingegaard: pure le vertigini Stop Parigi-Nizza


«Avrebbe avuto bisogno di un miracolo per ripartire. Ma non siamo vicini a Lourdes...». Così il ds della Visma-Lease a bike, Grischa Niermann, sul ritiro di Jonas Vingegaard dalla Parigi-Nizza dopo la caduta del giorno prima: per il 28enne danese contusione alla mano sinistra e tagli visibili in viso, oltre a delle vertigini che avrebbe accusato in gara. È una situazione pesante, 11 mesi dopo il terribile incidente al Giro dei Paesi Baschi. Recupererà per la Volta Catalunya, al via dal 24 marzo? Intanto in gara (tappa accorciata per maltempo) successo di Mads Pedersen (Dan, Lidl-Trek), quinto Sobrero.

Al comando c’è Matteo Jorgenson (Usa, Visma).
Oggi 7a tappa, Nizza-Auron, 110 km con arrivo in salita.

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