Mondiali in Ruanda, primo test «La sicurezza sarà garantita»


Curiosità - Un’immagine del Tour of Ruanda a Kigali: grande passione

Domenica (23 febbraio) scatta il Giro della nazione africana: a settembre la rassegna iridata. Il ministro dello Sport spiega le misure

21 Feb 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Luca Gialanella AFP
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Il ciclismo lancia la volata per rendere il Ruanda l'autentico punto di riferimento internazionale per africano. Dal 21 al 28 settembre, nella capitale Kigali, ci saranno i Mondiali di ciclismo, i primi per l'Africa; in futuro si pensa pure a un Gran Premio di F1. Ma la guerra nella zona del Kivu, in Congo, al confine occidentale, allunga le ombre sulla rassegna iridata: da domenica si corre il Tour of Ruanda, la più importante corsa del continente, e sarà un test importante per capire quali misure di sicurezza saranno prese a tutela dei corridori. 

Mercoledì la UCI, la Federciclo mondiale, organizzerà una tavola rotonda virtuale con le federazioni nazionali per parlare di trasporti (voli charter per abbassare i costi), vaccinazioni, alberghi. 

Domenica 2 marzo, l'ultima tappa si disputerà sul circuito iridato di Kigali davanti al presidente mondiale Lappartient e a quello europeo Della Casa: sarà una grande festa di popolo.

Donne al potere 

Nelly Mukazayire, 42 anni, è il ministro dello sport del Ruanda: economista, è stata nominata a dicembre per lanciare un segnale importante a livello internazionale sulla parità dei sessi. Ci spiega in esclusiva: «La sicurezza è la nostra priorità assoluta. Conosciamo perfettamente la situazione nella regione di confine e lavoriamo con tutte le autorità per garantire la protezione dei partecipanti e degli spettatori durante i Mondiali: quanto avviene là non toccherà i campionati. Abbiamo organizzato importanti eventi internazionali e vogliamo assicurare una piacevole esperienza per tutti. Sappiamo quale sia il valore globale di questa manifestazione e vogliamo garantire gli standard più alti, anche per gli spostamenti e le misure sanitarie». E sui costi elevati degli alberghi, il ministro Mukazayire dice: «Ci sarà piena trasparenza sui prezzi, e ci siamo impegnati per assicurare alternative abbordabili. Il nostro obiettivo è rendere i Mondiali un grande successo». 

Lei che cosa si aspetta da questo evento? 

«Una grande spinta alla nostra economia, e poi la promozione del ciclismo in Africa e la valorizzazione delle nostre bellezze naturali. I Mondiali trasformeranno il ciclismo in Ruanda, e lo sport in Africa, e ispireranno una nuova generazione di corridori a ogni livello». 

Due anni fa, l'inaugurazione da parte del team Israel di Sylvan Adams del centro ciclistico di Bugesera, a un'ora da Kigali, il più grande dell'Africa, spinta fondamentale per la crescita sociale dei giovani: si chiama “The field of dreams”, il campo dei sogni. 

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