Roubaix, il sì vicino


Piano segreto per il pavé, Pogacar ci crede: «Posso farcela»

Appuntamento il 13 aprile: l’iridato prepara l’assalto. Sabato Strade Bianche

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Si studia un cambio di programma: niente Harelbeke e Gand. Intanto dopo il Tour farà la Vuelta

2 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA

Non è più una suggestione, e neppure un’ipotesi: la presenza di Tadej Pogacar al via della Parigi-Roubaix 2025 in questo momento si può considerare molto probabile, secondo quanto ha potuto ricostruire la Gazzetta. In effetti, le recentissime parole del numero uno al mondo alla trasmissione Bartoli Time dell’emittente radiofonica RMC avevano già lasciato intendere più di qualcosa: «In un futuro prossimo ci sarò. Quando? C’è la possibilità già quest’anno, lasciamo la sorpresa, penso che si deciderà dopo la Sanremo». La questione è nei termini seguenti: Tadej – che giovedì è atteso in Italia, a Siena, per la ricognizione della Strade Bianche di sabato che vuole conquistare per la terza volta - da sempre ha una voglia matta di cimentarsi nell’Inferno del Nord, cosa che da pro’ non ha mai fatto. Ma il progetto che lo spingerebbe alla partenza di Compiègne domenica 13 aprile avrebbe subìto una accelerazione in una data ben precisa: 9 febbraio.

Data

Dice qualcosa? È il giorno in cui ha fatto la ricognizione sul pavé, assieme al compagno Tim Wellens, seguito dal ds Fabio Baldato: non si era limitato alla Foresta di Arenberg, aveva pedalato su tutti i settori fino al Vélodrome André-Pétrieux (chiuso, dunque non era entrato). Ora, Wellens è un belga esperto che ben si disimpegna al Nord, ma Pogacar si è reso conto quel giorno (anche valutando il confronto con il compagno di squadra alla Uae-XRG) che sulle pietre volava. In effetti, lo ha ammesso di recente lui stesso: «Pensavo fosse troppo duro per me, invece provandolo mi sono reso conto che posso farcela». I programmi agonistici, ovvio, vengono decisi di concerto con la squadra, ma è altrettanto chiaro che la volontà di Pogacar non può non essere presa seriamente in considerazione…

Piani 

Il riferimento alla Sanremo può essere in qualche modo fuorviante. Certo, a quel punto alla Roubaix mancheranno tre settimane e si avrà una idea più chiara sul livello di forma dello sloveno che peraltro, all’UAE Tour di febbraio, ha iniziato la stagione come sempre, cioè dominando. Ma non è che il sì alla Roubaix sia legato in qualche modo al risultato della Classicissima: Pogacar sarebbe determinato a esserci a prescindere e bruciare le tappe non è mai stato un problema per lui. Semmai ci potrebbe essere qualche aggiustamento nel programma di avvicinamento alla Roubaix, per esempio saltare Harelbeke e Gand-Wevelgem, perché tutto non si può fare. Pogi è un uomo in missione e non ha mai fatto mistero di voler vincere tutto almeno una volta: dei 9 allori più importanti del ciclismo – 3 grandi giri, 5 Monumenti, il Mondiale su strada – gli mancano solamente Sanremo, Roubaix e Vuelta. A quest’ultima, nel 2025 tornerà a partecipare sei anni dopo il debutto nel 2019, quando chiuse terzo da neo-pro’: ma ci sarà tempo per parlarne. Ora davanti al campione del mondo ci sono le classiche, e molto probabilmente anche la Regina delle classiche, perché questo è la Roubaix. Il re e la regina: suona benissimo.

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Hinault nel 1981 l’ultimo re del Tour in trionfo a Roubaix

Sono 14 i vincitori del Tour che hanno conquistato anche la Roubaix: l’ultimo è Bernard Hinault, che batté De Vlaeminck e Moser nel 1981. Il primo fu Maurice Garin, lo spazzacamino valdostano che vinse due Roubaix da italiano nel 1897 e 1898, e il primo Tour (1903) da francese. Gli unici italiani a fare l’accoppiata sono stati Coppi e Gimondi

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Omloop Nieuwsblad 

Sorpresa in Belgio all’Omloop Nieuwsblad, la corsa dei Muri che ha aperto le classiche del Nord. Volata di 47 corridori e al fotofinish s’impone il norvegese Søren Waerenskjold, 24 anni, 1.95 per 92 kg.

1. Soren WAERENSKJOLD (Nor, Uno-X) 197 km in 4.37’, media 42,536
2. Magnier (Fra, Soudal)
3. Philipsen (Bel, Alpecin)
4. Van Moer (Bel) 5. Watson (Gb) 8. Albanese 11. Van Aert (Bel) 12. Trentin

Si corre la 77a edizione della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, 197 km da Courtrai a Kuurne. Tra i più attesi Jonathan Milan, al debutto stagionale in Belgio

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