#VDP30 - MISTER MONDIALE SI PREPARA IL REGALO: IL TITOLO NELLA MTB
Domani il fuoriclasse più spettacolare compie 30 anni.
Dopo i sei ori nel cross e quelli su strada e gravel, punta a settembre alla mountain bike
"Se potessi scegliere, vorrei vincere quell’oro.
Non ci sono ancora riuscito e ce l’ho in mente"
18 Jan 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA
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Vincere anche il titolo mondiale del cross country in mountain bike, dopo aver vestito le maglie iridate di strada, cross e gravel: neppure Tadej Pogacar, indiscusso numero uno al mondo, può aspirare a un obiettivo del genere. L’unico è Mathieu van der Poel, l’olandese volante e il più versatile dei campioni contemporanei, che domani compie 30 anni ma il vero regalo vuole farselo più avanti. Magari domenica 14 settembre a Crans Montana, in Svizzera, quando sarà assegnato quell’arcobaleno che gli manca: «Se potessi scegliere, vorrei vincere quel Mondiale, sì. Non ci sono ancora riuscito, e continua a tornarmi in mente», ha detto. Vdp ha aggiunto di pensare a chiudere la carriera ai Giochi di Los Angeles 2028 sempre in mountain bike, ma in questo caso l’orizzonte temporale è molto più lungo. L’anno dell’assalto all’ennesima maglia iridata invece, se tutto andrà secondo i piani, è questo.
Aspetti
Sarebbe davvero il salto in una quarta dimensione. Sì, perché van der Poel da tempo è considerato l’uomo delle tre bici, abituato a passare da una specialità all’altra mantenendo in pratica inalterato il livello di competitività. Al punto da essere arrivato, da professionista, a collezionare otto titoli mondiali: nel cross è a quota 6, e se riuscirà a recuperare in tempo dall’infortunio alle costole domenica 2 febbraio a Lievin, in Francia, andrà a caccia del settimo per eguagliare il record di Eric De Vlaeminck. Su strada ha firmato l’impresa a Glasgow, nel 2023 (chiudendo una tripletta pazzesca con Sanremo e Roubaix), nel gravel ha staccato tutti poco più di tre mesi fa a Leuven. Nella mountain bike, finora è stato meno ‘incisivo’ – si fa per dire: oro europeo 2019, bronzo iridato 2018 – e ha dovuto fare i conti con diverse cadute, come all’Olimpiade 2021 o al Mondiale 2023. Anche per questo quel “pensiero stupendo” gli è tornato in testa.
Sfida
Nella sua stagione ci sono certezze e punti interrogativi. Tra le prime, la sfida ‘totale’ con Tadej Pogacar tra Sanremo e Fiandre: «Nel cross sono dominante, ma lui lo è stato su strada e io ho dovuto inseguirlo. So come ci si sente a stare dietro a qualcuno ed è proprio quella la ragione per cui sto lavorando anche più duramente di prima, con l’idea di chiudere il divario». Quanto ai punti interrogativi, uno è legato al Tour de France, visto quanto aveva dichiarato alla televisione belga Sporza: «Non è una corsa che mi appassiona. A parte cercare di conquistare qualche tappa, e di indossare la maglia gialla (come fece nel 2021; ndr), non ho tante opportunità. Preferisco correre cinque gare che so di poter vincere, invece di una competizione di 20 tappe in cui per la metà del tempo non sono competitivo». E chissà che non prenda corpo per lui la suggestione Giro d’Italia, a cui ha già detto sì il suo rivale di sempre Van Aert.
Passione
Per far capire meglio lo status che van der Poel ha raggiunto: in Olanda, nella “corsa” per l’elezione di sportivo dell’anno, gli è capitato di battere l’iridato di Formula 1 Max Verstappen e il calciatore del Liverpool, Virgil Van Dijk. Parliamo di una star ormai conclamata, l’unico che si sia mai visto arrivare a una gara di ciclocross su una Lamborghini Revuelto personalizzata da oltre mezzo milione di euro. Ma in fondo il suo divertimento principale resta il ciclismo, declinato in (quasi) tutte le sue forme: metteteci talento fuori del comune e - tanto - lavoro, ed ecco la sintesi da cui non poteva che venire fuori un fenomeno. Ormai lanciato verso la quarta dimensione.
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Mathieu Van der Poel
Ha vinto 8 Mondiali da pro’
Nato a Kapellen (Belgio) il 19 gennaio 1995, è olandese.
È figlio di Adrie, re di Fiandre e Liegi negli Anni 80, e nipote di Poulidor, re di Vuelta e Sanremo negli Anni 60.
Da pro’, ha vinto 8 Mondiali:
6 nel cross (2015, 2019, 2020, 2021, 2023, 2024)
1 su strada (2023)
1 con la bici gravel (2024).
Corre per la AlpecinDeceuninck e su strada ha ottenuto 50 vittorie: spiccano 3 Fiandre, 2 ParigiRoubaix, 1 Sanremo.
Al Giro d’Italia, 1 tappa vinta e 3 giorni in rosa;
al Tour, 1 tappa vinta e 6 giorni in giallo
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Mathieu Van der Poel non ha ancora definito il programma su strada: c’è anche una suggestione Giro d’Italia. Di seguito quelle che possono essere date-chiave della sua stagione:
- 2 febbraio Mondiale cross a Lievin (Fra)
- 22 marzo Milano-Sanremo
- 6 aprile Giro delle Fiandre
- 13 aprile Parigi-Roubaix
- 9 maggio
- 1 giugno Giro d’Italia
- 14 settembre Mondiale mtb cross country a Crans Montana (Svi)
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