Milano-Sanremo 1924




Milano-Sanremo 1924, 16 marzo.

Pietro LInari (1896-1972), al centro, precede in volata Tano Belloni (1892-1980), a sinistra, e Costante Giradengo (1893-1978). Quarto è Pietro Bestetti (1898-1936). 

Da quest'anno, la "classicissima" è stata anticipata nel calendario per permettere una maggiore partecipazione straniera, vista la programmazione delle concomitanti prove del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix. 

Ma ancora una volta sono gli italiani a farla da padrone, in una corsa che si sviluppa senza particolari sussulti né attacchi da lontano. Sul Turchino transita per primo al Gran Premio della Montagna uno scatenato Camillo Arduino (1886-1988), di nuovo all'attacco sui Piani d'Invrea. 

Succede poco, però. Girardengo, già tre volte vincitore, nel 1918, 1921 e 1923 controlla la corsa da gran favorito, fasciato per l'undicesima stagione consecutiva (!) della maglia tricolore di campione d'Italia (aiutato nell'impresa dalla pausa bellica). Nel gruppo di testa, i suoi rivali più accreditati sono gli alfieri della Legnano Tano Belloni e Giovanni Brunero (1895-1934), già capaci di vincere la Sanremo, il primo nel 1917 e nel 1920, il secondo nel 1922. Attenzione alla presenza con loro del terzo Legnano "Pietrino" Linari, colosso fiorentino e specialista delle prove di velocità su pista, a suo agio anche nelle lunghe distanze su strada, come attesta il recente secondo posto al Giro di Lombardia 1923. Curiosità per l'esordiente Ottavio Bottecchia (1894-1927), capace nel 1923 di un quinto posto al Giro d'Italia, di un secondo al Tour de France e di un quarto al Lombardia. Gli unici "stranieri" nel gruppo di testa Nicolas Frantz (1899-1924), futuro vincitore di due Tour de France, e Felix Sellier (1893-1965), tre Parigi-Bruxelles già nel carnet e una prossima Parigi-Roubaix nel 1925. 

La gara si decide inevitabilmente con una "volatona". Brunero, che lavora per Belloni e Linari, scandisce il passo all'ingresso nell'ultimo chilometro, ai 400 metri è primo il campione italiano juniores Pietro Bestetti, che ai 100 metri cede il comando al proprio capitano Girardengo: quando ormai per il "campionissimo" sembra fatta, ecco che ai 30 metri passa Linari, che sotto il traguardo precede il rimontante Belloni di appena una decina di centimetri. 

Pietro Linari, velocista eccezionale, è stato il primo grande campione del ciclismo toscano su strada. La Milano-Sanremo 1924 rappresenta senza dubbio la perla del suo prestigioso anche se non ricchissimo palmarès. Suoi anche due podi consecutivi al Giro di Lombardia, dove fu secondo nel 1923 e terzo nel 1924.

Su pista conquistò il Campionato Italiano di velocità 1929 e quattro Sei giorni in giro per il mondo: New York 1926, Milano 1928 con Girardengo, Stoccarda 1929 e Parigi 1931. Stabilì primati mondiali sui 500 metri e sul chilometro.

Sempre elegante, Linari frequentava a Firenze celebri ritrovi di intellettuali come le Giubbe Rosse e Paszkowski, ma si intratteneva volentieri anche con gli amici del suo quartiere alla Mutuo Soccorso di Rifredi. Istrione dal grande fascino, raccontava dei suoi viaggi in aereo in America, delle sue vittorie e delle sue avventure. Una leggenda del ciclismo.
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Milano-Sanremo 1924, 16 marzo. 286,5 km.

1. Pietro Linari (Italia) – Legnano in 10h50'00"
2. Gaetano Belloni (Italia) – Legnano s.t.
3. Costante Girardengo (Italia) – Maino s.t.
4. Pietro Bestetti (Italia) – Maino s.t.
5. cinque corridori ex-aequo: 
- Ottavio Bottecchia (Italia) 
- Nello Ciaccheri (Italia) 
- Nicolas Frantz (Lussemburgo) 
- Federico Gay (Italia) 
- Félix Sellier (Belgio)

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