Milano-Sanremo 1927 - Pietro Chesi
Milano-Sanremo 1927, 3 aprile.
Pietro Chesi (1902-1944).
Pietro Chesi, toscano di Gambassi Terme, vinse a sorpresa nel 1927 la Milano-Sanremo, precedendo i favoriti Alfredo Binda (1902-1986) e Domenico Piemontesi (1903-1987), grazie ad una lunghissima fuga lanciata addirittura prima del Turchino, a più di 200 km dal traguardo. Tra il disinteresse del gruppo, il Carneade toscano si conquistò un vantaggio enorme che riuscì a mantenere fino all'arrivo, dove si aggiudicò la corsa tra lo stupore generale, realizzando di fatto una delle più grandi e difficilmente replicabili sorprese di tutta la storia ciclistica italiana.
Personaggio estroso, provetto boscaiolo, soprannominato "Pelo" ("Pelone" era il padre) dagli amici del paese cui aveva promesso per scommessa «una vittoria importante dove mi lascerò alle spalle anche Binda», tornò a Gambassi generando enormi entusiasmi e continuando pubblicamente a riaffermare la sua superiorità nei confronti dei grandi campioni. La vittoria gli aveva anche fruttato un bel gruzzolo di 13 mila lire! Il miglior regalo di nozze possibile per sé e sua moglie che aveva sposato il 21 febbraio di quello stesso anno.
Ma qualcuno racconta che già all'arrivo della "sua" Sanremo, Binda gli fosse corso incontro e gli avesse predetto: «Scrivila questa vittoria. È la prima e l'ultima: tu dovresti avere il mio cervello e io le tue gambe!» Quella frase segnò la fine di Pelo. La Sanremo 1927 rimase, infatti, la sua prima e unica vittoria da professionista. Avrebbe provato ancora a "mettere il naso" fuori dal gruppo, ma il gruppo, ormai allertato, non gli avrebbe più lasciato spazio. Sarebbe stato, così, sesto alla Milano Sanremo dell'anno successivo e decimo al Giro d'Italia 1928, dove conquistò un significativo terzo posto nella tappa più dura, la Arezzo-Sulmona vinta da Binda. Poi, più nulla.
Si tornò a sapere di lui nell'estate del 1944. Milite della Repubblica di Salò nelle file delle Brigate Nere volute da Alessandro Pavolini, fu catturato nell'agosto a Firenze dai partigiani, processato da un improvvisato tribunale popolare e rilasciato per l'intervento di un ammiratore che ricordava le sue glorie ciclistiche.
Ma pochi giorni dopo, fu nuovamente catturato da un gruppo di antifascisti e fucilato l'11 agosto, in un luogo non molto distante dalla Basilica di Santa Croce a Firenze.
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Milano-Sanremo 1927, 3 aprile. 286,5 km.
1. Pietro Chesi (Italia) – Indipendente in 9h43'00"
2. Alfredo Binda (Italia) – Legnano a 9'00"
3. Domenico Piemontesi (Italia) – Bianchi s.t.
4. Arturo Bresciani (Italia) – Bianchi a 12'00"
5. Heiri Suter (Svizzera) – Olympique s.t.
— con Pietro Chesi a Sanremo.
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