Dončić a casa LeBron il blitz dei Lakers che stravolge l’Nba


RIPRODUZIONE RISERVATA Insieme Luka Doncic, 25 anni, in palleggio contro LeBron James, 40, in un match a Dallas TIM HEITMAN/ GETTY IMAGES.a

COSIMO CITO
la Repubblica - 3 febbraio 2025

Si chiama Nico Harrison e il suo nome passerà alla storia, chissà se dalla porta giusta (un visionario) o da quella sbagliata (un pazzo). Spinto da una massima del basket secondo la quale «i campionati li vincono le difese», il general manager dei Dallas Mavericks ha scambiato Luka Dončić con Anthony Davis, centro dei Lakers, più altri giocatori e una prima scelta nel draft 2029.

Doncic, 25 anni, infinito talento offensivo sloveno, e Davis, classe 1993, un anello NBA, due ori olimpici, uomo da stoppate, rimbalzi, energia difensiva. Dončić realizza il sogno di giocare con LeBron James. Davis, in gialloviola dal 2019, sposta i suoi 210 cm e i suoi 120 kg sotto un altro canestro.

I Lakers sono l’approdo naturale delle stelle, il cielo in cui splenderà d’ora in poi Luka “Magic”, che ora condividerà la stessa metà campo con LeBron finché The Chosen One , 40 anni compiuti da un mese, non deciderà di chiudere con i canestri.

Dončić ha i punti nelle mani, 28.6 di media a partita in carriera (un record di 73 in una partita contro Atlanta nel 2024), ed è un accentratore del gioco, uomo da ultimo possesso, ultimo pallone, capace di ogni cosa faccia a canestro, meno quando si deve tornare, difendere, vincere con i muscoli. Sei stagioni NBA completate, zero titoli di squadra, ma cinque convocazioni per l’All-Star Game.

Uno così sposta like, tv, highlights, il peso delle attese.

È il vero unico erede di LeBron (non ne ha i numeri, al momento, il figlio Bronny) e James a sua volta lo era di Kobe, in una catena gialloviola che torna indietro e risale ai tempi di Magic, Abdul-Jabbar, Chamberlain. Tutti approdati presto o tardi in California, per farsi leggenda con la maglia delle leggende. La trade con Davis, cercato dai Mavs, ha un senso tecnico, ma è come scambiare un fantasista con un grande difensore, Zidane con Cannavaro. E i tifosi texani hanno salutato l’addio di Luka portando una bara al palazzetto.

Lakers e Mavs si equivalgono per ora in un campionato di metà classifica. A quattro giorni però dalla chiusura del mercato, l’operazione dell’anno è stata completata, tra la sorpresa (e talvolta) lo sgomento di tutti, giocatori in testa. È stato l’infallibile giornalista-insider ESPN Shams Charania a darne notizia nella notte italiana. La notizia è rimbalzata di social in social, di cellulare in cellulare. «Qualcuno ha rubato il telefono di Shams?» si è chiesto Bam Adebayo dei Miami Heat.

«Hanno hackerato Shams?» è stato il commento di Tyrese Haliburton (Indiana Pacers). «È tutto vero» ha dovuto rispondere Charania. Devin Booker, guardia di Phoenix, ha appreso dello scambio mentre era in panchina per Blazers-Suns: il video della sua reazione, ripreso da uno spettatore, è diventato virale. Tutti d’accordo: la trade rafforza i Lakers e indebolisce i Mavs. Tutti, tranne uno, l’ex Celtics Paul Pierce: «Dončić non è la superstar di cui hanno bisogno a Los Angeles, non è fatto della stessa pasta di Magic, Kobe, Shaq e LeBron. Per me è una brutta mossa». Vero è che Dončić al momento è fuori per un infortunio al polpaccio. Lo sloveno avrebbe potuto ricevere un prolungamento di contratto da 345 milioni di dollari in estate, ma i Mavs, preoccupati per la sua condizione fisica, avrebbero rinviato ogni decisione. E sono stati proprio i texani ad approcciare per primi i Lakers.

Furono affari epocali a portare, in anni e epoche diverse, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar, Shaquille O’Neal, LeBron James in California. Il Prescelto finì a giocare con Bryant dopo aver fatto la storia di Miami (2 anelli) e Cleveland e vinse il titolo nel 2020. Ora occhio al calendario: il 26 febbraio Lakers-Mavericks darà la prima risposta alla domanda che tutto il mondo si sta facendo in queste ore: Nico Harrison è un pazzo o un visionario?

***

I PRECEDENTI

Wilt Chamberlain  - Dai 76ers ai Lakers nel 1968: vincerà un titolo in 5 stagioni 
Kareem Abdul-Jabbar - Da Milwaukee a LA nel 1975: vincerà 5 anelli in 14 stagioni 
Shaquille O’Neal  - Arrivò da Orlando nel 1996: 8 stagioni, tre titoli consecutivi.

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