Pogačar a Perugia, un alieno rosa a spasso nel tempo


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Un alieno rosa.
L'unico sopra i 47 km/h di media e sotto i 52 minuti, nei 40,6 km contro il tempo della settima tappa.
Un extraterreste che non ascolta mai i consigli, neanche quelli dei rivali più amici.
"Non è salutare... Piano, Tadej, piano...".
Filippo Ganna c'è rimasto male, malissimo.


Prova-monstre la sua. Come la monocorona da 64, con l'inedito variatore "classified": un riduttore nel mozzo per scalare al 44" davanti; e il pignone da 11 a 34 dietro.
Tadej invece ha montato il 60/46.


La differenza - interstellare - il Cannibale sloveno l'ha fatta divorando i 6,6 km della salita finale di Casaglia: dopo i due intermedi, Pogačar aveva 47" da Pippo: all'arrivo a Perugia, lo ha battuto di 17": 1'04" di distacco.
In 12'14" di ascesa, 430 watt medi, 32,3 km orari di velocità media media e 60,9 km/h di massima; a 94 pedalate al minuto. Irreale.


Tadej non vinceva a crono in un grande giro da Laval, al Tour 2021.
Già dal via di Foligno s'è rivisto il Pogačar incubo di Primož Roglič a La Planche des Belles Filles, epilogo a cronometro del Tour 2020;
A Perugia s'è rivisto invece il Thomas saltato contro Roglic nella cronoscalata del Lussari al Giro 2023.
Stavolta "Mr G" non ha sbagliato cambiando la bici, ma è precipitato - decimo a 2'00" - montando un fachiresco 66.
Peccato per la sua Ineos che con Magnus Sheffield e Thymen Arensman dietro Ganna ne ha piazzati quattro nei primi dieci.
In top ten noi ci consoliamo con Filippo Zana e Lorenzo Fortunato dietro ad Antonio Tiberi, sesto a 1'21" all'arrivo e ottavo a 4'11" nella generale, che l'alieno rosa ora cannibalizza con 2'36" su Dani Martinez e 2'46" sullo stesso Thomas.
Alla vigilia del primo tappone, e secondo arrivo in quota a Prati di Tivo, ci si chiede se, dopo un terzo, questo amore di Giro appena nato sia già finito.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
venerdì 10 maggio 2024

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