Tim Kleindienst, un bomber per il 'Gladbach
L'attaccante del Borussia Mönchengladbach è una delle sorprese di questo inizio di stagione. Ecco la sua storia
nov 29, 2024
Sette gol in undici presenze. Una rete ogni 138 minuti. A un terzo di campionato Tim Kleindienst, attaccante del Borussia Mönchengladbach, è il miglior attaccante tedesco della Bundesliga, insieme con Jonathan “Jonny” Burkardt del Mainz. Un “nove” classico che ha conquistato la prima convocazione in Nazionale, riuscendo a segnare una doppietta nella goleada contro la Bosnia. Ecco la sua storia.
L'uomo venuto dall'Est
Kleindienst, classe 1995, è nato a Jüterbog nel Brandeburgo, in una città che nel suo stemma ha un caprone, non il massimo per uno che gioca al 'Gladbach visto che è (anche) il simbolo del Colonia, il più acerrimo rivale dei “Puledri”. Un calciatore, Tim, che fin da ragazzo aveva qualità evidenti, tanto che a 12 anni lascia la sua città e il Viktoria Jüterbog per trasferirsi nell’est della Germania, a Cottbus, per entrare nel settore giovanile dell'Energie. Con la squadra per cui simpatizzava Angela Merkel, Tim, che con la crescita arriva a superare l'1.90, sale tutti i gradini delle categorie giovanili. A 16 anni la prima convocazione con la squadra riserve dell'Energie e nel 2012/2013 le prime panchine con la formazione che all'epoca militava in Zweite Bundesliga. L'esordio arriva nella prima metà della stagione 2012/2013, anche se la titolarità avviene durante la gestione Stefan Krämer la stagione successiva. A cavallo dei 20 anni Kleindienst segna 13 gol in 3.Liga e si guadagna pure la chiamata nella Nazionale U-20 guidata da Frank Wormuth. Un percorso sportivo che Kleindienst compie parallelamente a quello scolastico, visto che nel 2015 riesce a ottener l'Abitur, cioè il diploma di scuola superiore.
Friburgo, alti e bassi
L'attaccante, nato non lontano da Berlino, attira le attenzioni dei club di categoria superiore. A metterlo sotto contratto è il Friburgo di Christian Streich che per lui sborsa 250mila euro. Il periodo in Brisgovia per Kleindienst è un momento con pochi picchi e tanti momenti opachi. La stagione in cui gioca di più è la 2017/2018 con 22 partite ma solo due gol. Tim finisce anche a giocare in Regionalliga con la squadra riserve. Nel 2019 i “Brisgauer Brasilianer” lo cedono in estate all'Heidenheim.
Sul Brenz, l'esplosione
Nella città in cui aveva mosso i primi passi calcistici Horst Blankenburg, il libero del grande Ajax, Kleindienst in verità ci era già stato nel 2016/2017 ma in prestito. E aveva fatto bene: 7 reti in 27 partite, mostrando di nuovo le qualità già viste a Cottbus. Nel 2019/2020 nella 2.Bundesliga piagata dal Covid, Tim diventa un fattore per l'Heidenheim: 27 incontri, 14 gol, più due in Coppa di Germania, trascinando il club a un gol dalla prima storica promozione in Bundesliga.
Il passo falso di Gent e il ritorno a casa
Nel 2020 per Kleindienst c'è un'occasione d'oro. Lo vuole il Gent del danese Jess Thorup, l'attuale allenatore dell'Augsburg. Per lui ci sarebbero da giocare i preliminari di Champions League, ma tutto va storto. I belgi vengono eliminati ai play off dalla Dinamo Kiev e la panchina di Thorup salta. Nei successivi tre mesi arrivano tre allenatori e Kleindienst riesce a ritagliarsi poco spazio. Quando a gennaio 2021 Frank Schmidt e Holger Sanwald, rispettivamente allenatore e amministratore delegato dell'Heidenheim lo richiamano, lui non esita. Nessuno dei tre si sbaglia. Nella seconda metà di stagione Kleindienst segna 11 gol in 15 partite.
Il trascinatore
Le successive due stagioni con l'Heidenheim sono di assoluto livello. Tim segna tanto, con il picco delle 25 marcature nel 2023/2024 con il club di Schmidt finalmente promosso in Bundesliga. Quello che Kleindienst mostra sono le doti di un attaccante, non di certo fantasioso, ma che ha l'area come sua zona di competenza preferita ma che sa giocare anche per i compagni, con un lavoro “contro la palla”, cioè in fase difensiva che lo rendono un calciatore apprezzato dal suo allenatore.
'Gladbach, l'occasione di una vita
Kleindienst, in un sistema quello di Frank Schmidt che ormai conosce benissimo, non si ferma più. Nella stagione d'esordio del Heidenheim in Bundesliga e di fatto nel suo primo anno da protagonista in massima serie, Tim non delude. Va ancora in doppia cifra e serve anche qualche assist. Con questo rendimento qualche club di Bundesliga comincia a pensare a lui. Kleindienst firma per il Borussia Mönchengladbach di Gerardo Seoane, una squadra alla ricerca di un nuovo slancio, dopo una stagione non facile. Ci va perché i “Puledri” pagano la sua clausola di recesso. Non è una cifra alta (7 milioni di euro) e sui social, specialmente su X, qualcuno scherza dicendo che se si fosse chiamato “Timothy Smallservice” (la traduzione inglese del suo nome) l'avrebbero pagato molto di più. Nell'ovest della Germania, Tim ha portato le sue caratteristiche, anche quelle di giocatore di squadra, capace di aprire spazi per gli inserimenti dei compagni. Un goleador e un uomo-assist, con tre “assistenze” contro il Werder Brema.
Nazionale, chi si rivede
Il rendimento e le caratteristiche di Tim, soprattutto nel lavoro senza palla hanno portato Julian Nagelsmann, sempre fedele al Leistungsprinzip, il principio della prestazione a chiamarlo in Nazionale e a farlo partire titolare in Nations League. Un riconoscimento per un calciatore che magari non “ruba l'occhio” ma che è profondamente utile, soprattutto in una rosa come quella della Germania, dove con le precarie condizioni fisiche di Füllkrug, un “nove” vero può essere utile.
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