"Non voglio essere il nuovo Mike Spitz, il nuovo questo o quello: voglio solo essere il primo Michael Phelps". Dopo l'argento nei 200 farfalla e l'oro della staffetta 4x200 stile libero, l'atleta più medagliato nella storia, ultracentenaria, delle Olimpiadi. 19 podi, per l'americano, uno in più della ginnasta russa Larisa Latynina, ferma a 18 in tre edizioni dei Giochi, fra Melbourne 56, Roma 60 e Tokyo 64. Per lei 9 ori, 5 argenti e 4 bronzi. Per lui, le 8 medaglie di Atene (6 ori e 2 bronzi) e gli 8 ori di Pechino, primato strappato al leggendario Spitz di Monaco 72, quelle di Londra: già 3, contando anche l'argento nella staffetta 4x100 stile. Ma il 27enne "Cannibale di Baltimore" ha ancora fame, e non solo delle 12 mila calorie che ingurgita ogni maledetto giorno di allenamento. Nel suo calendario, che d'accordo con il suo allenatore, ha snellito a 7 gare, può arrivare a 22. Per recuperare dopo i 400 misti e la staffetta veloce, in vista dei 200 misti e dei 100 e 200 farfalla, ha scelto di rinunciare ai 200 stile libero, cioè a una delle tre gare contro Lochte. Al Washington Post coach Bob Bowman ha dichiarato che Michael non si allena più come quando era un ragazzino, ma le sconfitte a Phelps fanno ancora male. 39 record del mondo e 19 medaglie olimpiche dopo, il primo Michael Phelps non è ancora guarito. 
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO.

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