GENE HACKMAN IL DIVO A SUA INSAPUTA

Ma allora non era immortale.... Era alto, ma con una faccia più che ordinaria. Non aveva le carte in regola per diventare una star. Poi però la Nuova Hollywood di Coppola e soci travolse le regole. E da “Gangster Movie” a “Gli spietati” recitò in un centinaio di film: una decina sono capolavori 28 feb 2025 - L'Unità David Romoli “Popeye è un fascista”: era lapidario il commento di Gene Hackman sul personaggio che nel 1971 gli aveva meritato l’Oscar e un successo da quel momento imperituro. Un poliziotto onesto ma con la mano pesante, colorato in tinte più cupe del quasi contemporaneo Dirty Harry Callahan di Clint Eastwood. Non era un novellino Hackman. Aveva 41 anni, parecchi per diventare un divo e anche alla recitazione era arrivato relativamente tardi, dopo i 25 anni anche se raccontava di aver scelto il palcoscenico già a 10 anni. Era nato in California, a San Bernardino ma cresciuto nell’Illinois. A 16 anni, mentendo sull’età che non glielo avrebbe consentito, si era arruolato...