Ed è subito Pogacar
Fenomeno - Tadej Pogacar, 26 anni, 89 successi:
Mondiale, Giro, 3 Tour, Fiandre, 2 Liegi e 4 Lombardia
Arrivo in salita, Tadej non si batte: «È sempre speciale in maglia iridata»
Da oggi pedalerà vestito di rossoL’UAE Tour è la corsa di casa del team: festa in vetta a Jebel Jais. Intanto c’è la Lotto nel futuro di Viviani
20 Feb 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio
Non poteva sbagliare e non ha sbagliato, anzi si fatica a ricordare l’ultima volta che è successo. A Jebel Jais, arrivo in salita della 3a tappa dell’Uae Tour, Tadej Pogacar non aveva altra scelta che vincere: nella corsa di casa per il team, da campione del mondo, davanti ai genitori per la prima volta venuti negli Emirati Arabi. Jebel Jais, quota 1490 metri, è un’ascesa lunga (19 km) ma non dura (5,6% di pendenza media): verso il traguardo erano rimasti assieme una dozzina di corridori, e al fuoriclasse sloveno – che qui aveva già vinto nel 2022 - per alzare le braccia è bastata la progressione finale. Successo di tappa, il numero 89 in carriera, e maglia di leader, la n° 110 in una corsa a tappe, mentre alle spalle si segnalava un buon Ciccone (5°). «Ho avuto la conferma che gli allenamenti invernali sono stati buoni – ha detto Pogi -, un feeling che già avevo nei due giorni precedenti. Vincere in maglia iridata è sempre speciale».
Leader
Da oggi coprirà l’arcobaleno con la casacca di leader, che conta ovviamente di portare fino alla conclusione di domenica, quando a Jebel Hafeet ci sarà un terreno più favorevole a segnare dei distacchi. Prima, tre tappe favorevoli ai velocisti – Milan in testa – ma in cui bisognerà stare attenti al vento e ai ventagli. Pogacar riesce a dare sempre la sensazione di una tranquillità invidiabile, e alcuni particolari del suo look – vedi il ciuffo ribelle che esce dal casco – sono sulla strada per diventare iconici. Ieri non ha risparmiato una critica a Ineos-Grenadiers, partita con il leader Joshua Tarling (poi 21° a 26”): «Abbiamo chiesto se volevano rendere onore alla maglia e aiutarci in testa al gruppo, ma Rune (il compagno Herregodts; ndr) è rimasto solo a tirare tutto il giorno. Così abbiamo fatto il nostro ritmo, e questo successo lo intendo come un premio anche per tutti i compagni». Il migliore del resto del mondo è stato Oscar Onley, 22enne britannico della Picnic-PostNL, mentre Pogacar è stato festeggiato al traguardo anche dal team manager della Uae Emirates-XRG Mauro Gianetti e dal suo braccio destro Andrea Agostini: brillare nella gara di casa è tutt’altro che banale, Pogi è tornato tre anni dopo l’ultima partecipazione con tutti gli onori e ci tiene a “ricambiare”.
Mercato
Intanto, a margine della corsa, rimbalza una notizia importante riguardo a un corridore che quest’anno non sta partecipando all’Uae Tour ma che ne è stato protagonista in passato, vincendo anche una tappa (2019): Elia Viviani. Il 36enne veronese di recente ha partecipato agli Europei su pista e sembra sia vicino a trovare un accordo per la sua ultima stagione su strada: sarebbe piuttosto avanzata infatti la trattativa con la belga Lotto e a breve potrebbero esserci novità importanti in tal senso. Per una chiusura di alto livello, come è stata tutta la sua carriera.
ORDINE D'ARRIVO
ORDINE D'ARRIVO
1. Tadej POGACAR (Slo, Uae Emirates) km 181 in 4.36’, media 39,338
2. Onley (Gb)
3. Gall (Aut)
4. Van Eetvelt (Bel)
5. Ciccone
21. Tarling (Gb) a 26”
CLASSIFICA GENERALE
2. Onley (Gb)
3. Gall (Aut)
4. Van Eetvelt (Bel)
5. Ciccone
21. Tarling (Gb) a 26”
CLASSIFICA GENERALE
1. Tadej POGACAR (Slo, Uae Emirates)
2. Tarling (Gb) a 18”
3. Castrillo (Spa) a 23”
4. Romeo (Spa) a 24”
7. Ciccone a 34”
2. Tarling (Gb) a 18”
3. Castrillo (Spa) a 23”
4. Romeo (Spa) a 24”
7. Ciccone a 34”
OGGI:
4a tappa, Fujairah-Umm al Quwain, 181 km, per velocisti
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VOLTA ALGARVE IN PORTOGALLO
Finale caotico, surreale e molto pericoloso a Lagos nella prima tappa della Volta Algarve, in Portogallo: a 600 metri dal traguardo, a una rotonda, buona parte del gruppo ha imboccato la strada sbagliata. Ne ha approfittato Filippo Ganna (nel cerchio), che ha vinto, ma con una decisione a dir poco discutibile gli organizzatori hanno annullato la tappa.
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