Sul Colle delle Finestre assolo di Harper e Yates uccide il drago
Sette anni dopo, il drago è stato ucciso; e il conto è saldato.
Con una rimonta già leggenda Simon Yates ha di fatto vinto il Giro #108. E proprio là dove aveva perso, e con lui Tom Dumoulin, quello del 2018: sul terribile Colle delle Finestre: 18,5 km al 9,2% di media e punte al 14; di cui otto di sterrato al 9%.
Un'impresa epica con un capolavoro tattico due volte figlio della storia.
Sette anni fa, 80 km in fuga d'altri tempi di Chris Froome.
Stavolta, con Van Aert testa di ponte sin dal mattino: stessa tattica usata sul Col du Granon e ad Hautacam dalla stessa (allora Jumbo) Visma per Jonas Vingegaard contro la UAE di Tadej Pogacar al Tour 2022.
La 20esima tappa l'ha vinta con in solitaria l'australiano Chris Harper con 1'49" sul nostro Alessandro Verre e 1'57" sullo stesso Yates. Nel quale non hanno mai creduto davvero né la maglia rosa Del Toro, né Richard Carapaz. Due latinoamericani di sangre caliente che proprio non si amano: e come Carapaz fra Nibali e Roglic nel 2019, alla fine tra i due litiganti il terzo gode.
Alla partenza da Verrès, il messicano aveva 43" sull'ecuadoriano e 1'21" su Yates, che ai -38 se ne va. Del Toro chiede a Carapaz i cambi che lui stesso gli aveva negato. E così a Sestriere, dopo 205 km con 3 GPM e 4400 metri di dislivello, il capitano della Visma-Lease a Bike pilotato fino all'ultimo da un monumentale Wout Van Aert s'è preso la rosa con addirittura 3'56" sull'ex leader del Toro e 4'43" su Carapaz.
Per il fratello di Adam, gemello-rivale e gregario nella UAE, secondo grande giro dopo la Vuelta di sette anni fa. Quando un drago gli strappò il Giro ma non il cuore infinito di un campione.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 31 maggio 2025
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