Leicester, favola senza ritorno
Ottavi di Champions League, quinto turno di FA Cup e in Premier league a +1 sulla zona retrocessione, a metà febbraio: in qualsiasi altra annata, per un club come il Leicester City, una prima parte di stagione più che positiva. In qualsiasi altra annata, ma non quella post-miracolo: con le Foxes per la prima volta campioni d'Inghilterra.
E se non si invertirà in fretta il trend di 5 sconfitte in fila, la seconda squadra, dopo il Manchester City del 1938, a retrocedere l'anno dopo il titolo.
Quel City però lasciò la First Division a 22 squadre e due retrocessioni da penultima e pur avendo segnato più di tutte.
Questo Leicester, invece, ha il terzo peggior attacco (come il Sunderland, ultimo in classifica) dopo Middlesbrough e Hull City, dirette concorrenti che sul Leicester hanno rispettivamente un punto in più e uno in meno.
La trasferta con lo Swansea City, altra rivale per la salvezza, doveva essere il crocevia del futuro di Ranieri, ma la conferma arrivata dal presidente prima del match di coppa, s'è forse rivelata controproducente. Ha riallentato la tensione.
In Galles s'è così rivisto il Leicester di questo tribolato campionato. Ranieri ci ha provato a cogliere i segnali arrivati dalla FA Cup: dentro dall'inizio Ndidi e Mahrez, decisivi in coppa, conferma per Gray titolare accanto non a Musa ma a Vardy, in tribuna per turnover mercoledì, e ritorno al 4-4-2. Inattesa invece la panchina per King, uno dei migliori col Derby.
Non una sorpresa invece il 433 di Clement, che il Derby lo ha allenato nell'anno sabbatico di Ancelotti di cui è stato vice per Chelsea, PSG e Real e Bayern. Gli Swans, già vittoriosi all'andata, il 21 gennaio hanno battuto all'Anfield il Liverpool, che le Foxes affronteranno dopo le distrazioni di coppa Millwall e Siviglia. Per una squadra ancora senza gol in campionato nel 2017, il punto di non ritorno per non rovinare anche il ricordo di quella irripetibile favola.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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