Polanc sull'Etna, i big sul Blockhaus


Molto rumor per nulla, o se preferite Stanno tutti bene. Il canovaccio non era così scontato, e la trama forse poteva essere più avvincente, anche se Il primo arrivo in salita qualche indicazione l'ha data: i big ci sono, e si marcano stretto.

Dei 181 km da Cefalù all'Etna con arrampicata fino ai 1892 metri del rifugio Sapienza, lo sloveno Jan Polanc (25 anni compiuti sabato) ne ha percorsi in fuga 179. E così dopo l'Abetone nel 2015, ha conquistato pure l'Etna. Due indizi cominciano a fare una prova: Polanc è un corridore vero.

Là dietro, invece, uno scalatore vero che deve solo migliorare nel controllo del mezzo, è il russo Zakarin, secondo a 19" e bravo ad anticipare la volata dei big, regolata da gerainbt Thomas che in classifica generale è 6" dietro la nuova maglia rosa, il 24enne lussemburghese  Bob Jungels, protagonista domenica dell'azione che aveva portato in rosa il suo compagno Gaviria.

L'unico dei big a provarci è stato Nibali, ai -2,5 km, ma era solo un'azione dimostrativa alla vigilia dell'arrivo nella sua città, Messina. Per lui e per gli altri favoriti il Giro comincerà dalla nona tappa, quella del Blockhaus. Lì non sapremo ancora chi vincerà il Giro, ma chi non potrà che perderlo forse sì.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

ORDINE D’ARRIVO 4T, Cefalù-Etna:
1. Jan POLANC (Slo, UAE Team Emirates) 181 km in 4h55'58", media 36.693; 
2. Zakarin (Rus) a 19"; 
3. Thomas (Gb) a 29"; 
4. Pinot (Fra); 
5. Cataldo; 
6. Dumoulin (Ola); 
7. Jungels (Lus); 
8. A. Yates (Gbr); 
9. Mollema (Ola); 
10. Nibali s.t. 

CLASSIFICA GENERALE
1. JUNGELS (Lux, QuickStep-Floors) 19h41'56"; 
2. Thomas (Gb) a 6"; 
3. Yates (Gb) a 10"; 
4. Nibali; 
5. Pozzovivo; 
6. Quintana (Col); 
7. Dumoulin (Ola); 
8. Mollema (Ola); 
9. Landa (Spa); 
10. Pinot (Fra).

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