Tour 2020 già nella storia, ma alla rovescia
La Grande Boucle numero 107 è già nella storia prima ancora di cominciarli, i 3470 (poi cresciuti a 3484) km in 21 tappe da Nizza a Parigi.
La Festa di Luglio ma dal 29 agosto al 20 settembre, e senza gli invitati che più l'hanno resa quel che è: i tifosi sulle strade.
Il mondo capovolto riguarda pure il percorso (solo una crono da 36 km, e in salita) disegnato dall'ASO (su misura per l'idolo di casa, Thibaut Pinot all'occasione della vita), e le gerarchie.
Doveva essere e forse sarà duello fra le superpotenze, anche se magari con coppie di capitani che, fino al Delfinato, era difficile ipotizzare:
per la Ineos-Grenadiers, niente Froome e Thomas (nemmeno convocati) ma il latin power Bernal & Carapaz, col 23-enne colombiano campione uscente che dovrà battere pure i problemi alla schiena; e l'ecuadoriano re al giro 2019 chiamato al gran debutto giallo.
per la Jumbo-Visma dominatrice di stagione, out Kruijswijk, terzo nel 2019, ma con la certezza Van Aert (re a Strade Bianche e Sanremo) come battitore libero e le incognite Dumoulin e Roglic con i gradi;
l'olandese vuol tornare quello del 2017-18 (primo tulipano rosa, poi secondo a Giro e Tour) e lo sloveno, dopo la caduta (con ritiro) al Delfinato, quello di un anno fa: terzo al Giro e primo alla Vuelta.
Gli italiani? A caccia di tappe, meglio se in volata con Giacomo Nizzolo, neo-campione tricolore e d'Europa, e il solito Elia Viviani per la francese Cofidis.
Peter Sagan, che a ottobre debutterà al Giro, punterà alla ottava maglia verde.
Per gli altri nostri big, come per appuntamento al Giro, dopo il Tour: il mondo post-lockdown continua a girare, ma alla rovescia
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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