NBA, Detroit vs. Chicago: a Parigi un grande classico NBA



Le due franchigie nella loro storia si sono affrontate 35 volte ai playoff, con 19 vittorie dei Pistons e 16 dei Bulls, ma è soprattutto a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 che la rivalità tra Detroit e Chicago è diventata l'attrazione principale dell'intera lega. Isiah Thomas contro Michael Jordan, Joe Dumars contro Scottie Pippen e poi ancora un giovane Rodman (al tempo a Detroit) a guidare i "Bad Boys" contro Horace Grant e i Bulls

A CAVALLO TRA GLI ANNI '80 & '90 

La bellezza di 22 sfide di playoff disputate nel giro di quattro anni, quattro serie consecutive dal 1988 al 1991 che hanno contribuito a costruire tanto la leggenda dei "Bad Boys" di Detroit che quella degli "Invinci-Bulls" di Chicago. Ecco perché la sfida tra Pistons e Bulls che va in scena nella capitale francese per l'NBA Paris Game 2023 è qualcosa di più di una semplice sfida di regular season


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PLAYOFF 1988: DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 4-1 | I Pistons sono la testa di serie n°2 a Est, i Bulls la 3. Si incontrano in semifinale di conference, Chicago sbanca Detroit in gara-2 e si porta sull'1-1 ma da lì in poi arrivano tre vittorie consecutive per la squadra allenata da Chuck Daly in panchina e da Isiah Thomas in campo, che chiude la serie oltre i 20 punti di media e vanifica i 27.4 tenuti da Michael Jordan nell'arco delle cinque gare.


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PLAYOFF 1989: DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 4-2 | Stavolta la sfida è in finale di conference: in palio c'è un posto in finale NBA. I Pistons sono favoriti, hanno il miglior record NBA (63-19) e la testa di serie n°1 contro la 6 dei Bulls. Chicago però va in vantaggio 1-0 e 2-1 nella serie, prima di subire la rimonta di Detroit. Jordan (29.7 di media) e compagni non toccano mai quota 100 punti in nessuna delle sei gare della serie, che Detroit vince 4-2



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PLAYOFF 1990: DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 4-3 

Pistons e Bulls hanno il primo e il secondo record a Est. La collisione tra le due grandi potenze avviene ancora in finale di conference e questa volta ci vogliono sette gare per decidere la serie. Gara-7 la vince Detroit 93-74 e più che per i 31 punti di Jordan è ricordata per l'1/10 al tiro (per 2 punti) di Pippen. I Pistons vanno in finale trascinati dai 21 di Thomas e dai 15 con 10 rimbalzi dalla panchina di Mark Aguirre.


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PLAYOFF 1991: CHICAGO BULLS-DETROIT PISTONS 4-0 

Stavolta sono i Bulls ad avere il miglior record a Est e la testa di serie n°1: i Pistons hanno la n°3 e quando affrontano i rivali in finale di conference stavolta vengono travolti in maniera clamorosa. Finisce 4-0 per Chicago, Thomas e compagni lasciano il campo senza stringere la mano ai Bulls in gara-4 (persa 115-94) e la rivalità tocca forse il suo culmine più alto. Jordan sfiora i 30 di media nelle quattro gare della serie.


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STILI A CONFRONTO

I Bulls sul finire degli anni '80 vogliono essere quello che sono i Pistons: Detroit vince due titoli NBA (nel 1989 e nel 1990, contro Lakers e Blazers) grazie al talento di Isiah Thomas e di Joe Dumars, alla presenza intimidatrice sotto canestro di Bill Laimbeer, con un roster fisico e roccioso che vede anche Dennis Rodman, Rick Mahorn e John Salley. I "Big Three" di Chicago (Jordan-Pippen-Grant) devono sopportare 3 anni di sconfitte prima di riuscire finalmente a trionfare, e dar via - con il titolo del 1991 - alla loro dinastia degli anni '90.



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LE DUE VITE DI DENNIS RODMAN 

Dennis Rodman forse più di tutti è il trait-d'union tra le due squadre: vince i primi due titoli NBA della sua carriera con la maglia dei Pistons, nel 1989 e nel 1990, timido rimbalzista nelle vesti di gregario; poi, quando raggiunge i Bulls a metà anni '90, la trasformazione in personalità "bigger than life" è già ultimata, e con Chicago conquista altri tre anelli, nel 1996, nel 1997 e nel 1998.


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GLI EREDI DI QUELLE SQUADRE 

Otto dei nove titoli in bacheca tra Chicago e Detroit appartengono a quelle squadre di fine anni '80-inizio '90 (unica eccezione l'anello vinto dai Pistons nel 2004). Detroit è guidata da Bojan Bogdanovic ma guarda al futuro con molto ottimismo grazie a Cade Cunningham (infortunato) e a Jaden Ivey; Chicago ha una coppia di super realizzatori come DeMar DeRozan e Zach LaVine e un lungo dalla mano molto educata come Nikola Vucevic.


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