Il giallo Carrera-LeMond

BiciSport, n. 12 dicembre 1986

«Sono ponto a trasferirmi alla Carrera oggi stesso. Sapete qual è il mio ingaggio. Fatemi sapere se siete pronti a firmare oggi entro le 18». Con questo ultimatum Geg LeMond i è rivolto ai dirigenti della Carrera, dichiarandosi disponibile ad abbandonare la La Vie Claire di Bernard Tapie. L'americano chiedeva di poter portare con sé due corridori.

L'operazione era allettante per i dirgenti della Carrera, eletta dalla stampa internazionale squadra dell'anno e pemiata nella serata conclusiva della Sei giorni di Parigi, ma il tempo per poter decidere una spesa di qualche miliardo era poco.

«Come negare che il corridore ci poteva interessare molto - ha poi spiegato Gianfranco Belleri - ma in una società come la nostra certi investimenti si possono fare solo dopo attente valutazioni. Se avessimo avuto a disposizione un po' di tempo, LeMond sarebbe certamente con noi».

Il discorso però potrebbe tornare d'attualità in un futuro molto prossimo perché la disponibilità di LeMond a lasciare la Francia la dice lunga sui rapporti esistenti tra l'americano e Tapie. LeMond forse non ha ancora digerito come è stata gestito il suo dualismo con Hinault durante l'ultimo Tour.

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