Visentini crac, Roche ok

L'italiano è caduto a 6 km dal traguardo. L'irlandese (ieri secondo) ormai padrone della corsa
Ciclismo italiano ko: in classifica geneeale, dieci tra i primi quindici sono stranieri

dal nostro inviato DARIO CECCARELLi
l'Unità, sabato 13 giugno 1987

PILA - Si dice che certi attimi contano più di una vita. Un'esagerazione, certo. Eppure, anche se può sembrare strano visto che dura più di venti giorni, il 70esimo Giro d'Italia si è deciso in un attimo. In un attimo, infatti, a sei chilometri dallo striscione d'arrivo di Pila, sono successe tre cose che hanno definitivamente spostato a favore di Stephen Roche la vittoria finale, rendendo una formalità burocratica la cronometro conclusiva di oggi a Saint-Vincent. Cosa è successo, dunque, di cosi importante? Questo. Il gruppetto dei più forti, Roche, Schepers, Millar, Lejarreta, Breukink, Giupponi e Visentini, già al comando dall'inizio della salita, procedeva apparentemente compatto. Improvvisamente, Breukink, il giovane olandese che più da vicino tallonava Roche in classifica, comincia a perdere terreno: è in difficoltà, tant'è vero che innesta un rapporto più leggero. Davide Bollava, il direttore sportivo della Carrera, nota la crisi di Breukink e con l'ammiraglia si porta vicino prima a Visentini e poi a Roche per sollecitarli ad attaccare. L'irlandese scatta sfilacciando ulteriormente il gruppetto. Breukink viene subito staccato, ma Visentini, che cerca a sua volta di allungare, si incrocia con Millar e cade a terra battendo il polso destro in un fossato laterale. E qui finisce il Giro. Roche, con Millar e Lejarreta prende II volo. Breukink si ingolfa e Visentini, con il polso destro rotto, si trascina piangendo verso il traguardo. Si ritirerà e chiuderà questo travagliato Giro.

Per la cronaca, lo scatto vìncente sarà poi di Robert Millar, lo scozzese con l'orecchino che, odiando la carne, si vanta d'essere un vegetariano d'origine controllata. Roche si becca il secondo posto (e l'abbuono di 15 secondi) mentre lo spagnolo Lejarreta finirà terzo. Breukink, l'olandese della Panasonic, unica vera rivelazione di questo Giro d'Italia arriva con oltre due minuti di ritardo su Roche. davanti a Breukink, Flavio Giupponi, che con il suo quinto posto in classifica salva la fccia del ciclismo italiano, aprendo uno spiraglio di luce alle sue sorti poco progressive. Roberto Visentini, pedalando faticosamente, è giunto 27esimo con circa 6 minuti e mezzo di ritardo. Date le sue condizioni poteva anche ritirarsi subito. Non l'ha fatto, e siccome sul suo carattere di ragazzo viziato da troppo tempo si suona l'organetto, ci pare giusto sottolinearlo. Detto per inciso, inoltre, Visentini è sfortunato mica male. Questa infatti è la terza volta, in poco più di un anno, che si frattura lo stesso polso. Argentin è arrivato 25 minuti dopo il vincitore e sprofonda al 33esimo posto in classifica a 40 minuti dalla maglia rosa.

Tornando a Roche ormai si può dire che è tranquillo. Millar, secondo con un 1'27'' di ritardo, nella cronometro di oggi non può assolutamente impensierirlo. Roche è uno specialista, mentre lo scozzese nelle prove contro il tempo non ha mai brillato. Breukink, con quasi tre minuti di handicap, è ormai fuori gioco. Al traguardo, Roche era soddisfatto, ma molto misurato. Come da copione, ha ripetuto che il Giro finirà oggi. Poi ha raccontato la corsa: «Non sono scattato prima perché volevo mantenere un ritmo veloce ma regolare che impedisse a Millar e a Lejarreta di attaccare. Prima che cadesse, Vi- sentini ha fatto un buon lavoro. Non mi sono accorto del suo incidente perché ero appena scappato. Poi mi sono girato ma non l'ho visto più».

Fred De Bruyne, public relation man della Panasonic, ha confermato di non nutrire più speranze per un successo di Breukink. «Sono contento per la vittoria di Millar. Il Giro però è finito. Di Breukink però non posso che parlare bene. Ha solo 23 anni e l'anno prossimo, il Giro, lo vincerà lui».


ORDINE DI ARRIVO:
1) Robert Millar (Panasonic) km 252 in 7h22'01", media 34,206 km/h; 
2) Roche (Carrera) a 3"; 
3) Lejarreta (Orbea) a 7"; 
4) Giupponi (Del Tongo Colnago) a 2'03". 
5) Breukink (Panasonic) a 2'09"; 
6) Schepers a 2'21"; 
7) Savini a 2'59"; 
8) Vandelli;


CLASSIFICA GENERALE:
1) Stephen Roche (Carrera) in 104h55'39"; 
2) Millar (Panasonic) a l'27"; 
3) Breukink (Panasonic) a 2'54"; 
4) Lejarreta (Orbea) a 2'55"; 
5) Giupponi (Del Tongo-Colnago) a 5'13"; 
6) Giovannetti a 8'; 
7) Winnen a 9'40"; 
8) Visentini a 9'59"; 
9) Andersona a 10'll"; 
10) van der Velde a 10'30".

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